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La Pasquetta 2025 è cominciata con una notizia che ha lasciato attonito il mondo cristiano e non solo: Papa Francesco è morto.
Il pontefice, sebbene soffrisse da tempo di gravi problemi di salute e nonostante fosse convalescente in seguito ad un lungo ricovero ospedaliero, soltanto il giorno prima, Domenica di Pasqua, aveva voluto salutare i fedeli ed onorare l’importante ricorrenza impartendo la benedizione Urbi et Orbi dal loggiato del Palazzo Apostolico.
Il Santo Padre è apparso visibilmente affaticato, ma nulla lasciava presagire il drammatico epilogo che si è consumato solo poche ore dopo.
Alle 7.35 del Lunedì dell’Angelo, Francesco si è spento serenamente a causa di un ictus e di un arresto cardiocircolatorio.
L’abbraccio della gente che tanto amava e che, ricambiando, non ha mai smesso di supportarlo nei momenti più difficili, è stato l’ultimo, meritatissimo omaggio ad un uomo di Fede che ha dedicato l’intera esistenza a servire Dio e la Chiesa Cattolica.
Sul suo pontificato, che qualcuno non ha esitato a definire rivoluzionario sotto certi aspetti, sono già stati versati fiumi di inchiostro e tanti ancora ne saranno versati, ma noi vogliamo ricordarlo in maniera semplice, attraverso le sue stesse parole, con le frasi più significative da lui pronunciate, che meglio di qualsiasi altra cosa ne spiegano la personalità e il modo di intendere il ministero che dodici anni fa venne chiamato a svolgere.
Morte di Papa Francesco: le frasi più famose e significative del suo pontificato
Chi meglio di Papa Francesco può spiegare... Papa Francesco?
In dodici anni di pontificato Bergoglio, carismatico per natura e dotato di rara empatia, si è concesso spesso e con gioia sia ai fedeli che ai media rilasciando lunghe interviste.
Fra i cambiamenti epocali che gli vengono attribuiti c’è anche quello di un uso nuovo e non scontato del linguaggio, spontaneo, moderno, a volte persino istintivo, distante dalla consueta formalità.
Una caratteristica che gli ha procurato enormi simpatie, ma anche qualche (immancabile) critica negativa.
Adesso che il mondo si unisce in un grande e fraterno abbraccio per l’ultimo saluto al pontefice appena scomparso, noi vogliamo ricordarlo attraverso alcune delle sue stesse parole, quelle che certamente non saranno mai dimenticate:
- "Fratelli e sorelle, buonasera! Voi sapete che il dovere del Conclave era di dare un Vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prenderlo quasi alla fine del mondo … ma siamo qui … Vi ringrazio dell’accoglienza. La comunità diocesana di Roma ha il suo Vescovo: grazie!" (il primo discorso di Bergoglio subito dopo l’elezione affacciato al balcone di Piazza San Pietro, 13 Marzo 2013)
- "Francesco d’Assisi per me l’uomo della povertà, l’uomo della pace, l’uomo che ama e custodisce il creato. […] Ah, come vorrei una Chiesa povera e per i poveri!" (a proposito della scelta del nome e dell’impronta che intendeva dare al pontificato. Udienza ai rappresentanti dei madia, 16 Marzo 2013)
- "Immigrati morti in mare, da quelle barche che invece di essere una via di speranza sono state una via di morte. […] In questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell’indifferenza (subito dopo il naufragio di un’imbarcazione che causò la morte di decine e decine di migranti. Lampedusa, Campo sportivo "Arena", Località Salina, 8 luglio 2013)
- "Si scrive tanto della lobby gay. Io ancora non ho trovato chi mi dia la carta d’identità in Vaticano con “gay”. […] Quando uno si trova con una persona così, deve distinguere il fatto di essere una persona gay, da una lobby, perché le lobby non tutte sono buone. Se una persona è gay e cerca il Signore e ha buona volontà, ma chi sono io per giudicarla?" (sull’accettazione dell’omosessualità e dei gay in ambito ecclesiastico, un tema sul quale Bergoglio si è espresso più volte non senza suscitare qualche polemica. Conferenza stampa durante il volo di ritorno dal viaggio apostolico a Rio de Janeiro, 28 luglio 2013)
- "Purtroppo la prima cosa che spesso si crea attorno a chi sbaglia è il pettegolezzo, in cui tutti vengono a conoscere lo sbaglio, con tanto di particolari, tranne l’interessato! Questo non è giusto, fratelli e sorelle, questo non piace a Dio. Non mi stanco di ripetere che il chiacchiericcio è una peste per la vita delle persone e delle comunità, perché porta divisione, porta sofferenza, porta scandalo, e mai aiuta a migliorare, mai aiuta a crescere" (Contro l’insana propensione al pettegolezzo senza curarsi dei danni che può causare. Angelus, Piazza San Pietro, 8 settembre 2013)
- "Il vostro compito principale non è di costruire muri ma ponti; è quello di stabilire un dialogo con tutti gli uomini, anche con coloro che non condividono la fede cristiana." (per il dialogo e la concordia tra le varie confessioni religiose. Discorso durante l’Udienza alla Comunità degli Scrittori de "La Civiltà Cattolica", 14 Giugno 2013)
- "Dobbiamo essere costruttori di pace e le nostre comunità devono essere scuole di rispetto e di dialogo con quelle di altri gruppi etnici o religiosi, luoghi in cui si impara a superare le tensioni, a promuovere rapporti equi e pacifici tra i popoli e i gruppi sociali e a costruire un futuro migliore per le generazioni a venire" (Sulla pace nel mondo e il dialogo fra i popoli e le religioni. Messaggio in occasione della XXVIII edizione dell’Incontro Internazionale Uomini e Religiosi promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, 6 Settembre 2014)
- "Ribadisco ancora una volta che la Chiesa, a tutti i livelli, risponderà con l’applicazione delle misure più severe per tutti coloro che hanno tradito la propria chiamata e hanno abusato dei figli di Dio. [...] La Chiesa irrevocabilmente e a tutti i livelli intende applicare contro l’abuso sessuale di minori il principio di “tolleranza zero” (a proposito degli abusi sessuali in ambito ecclesiastico. Discorso ai membri della Pontificia Commissione per la tutela dei minori, 21 settembre 2017)
- "L’origine umana – antropica – del cambiamento climatico non può più essere messa in dubbio […]. Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti […] non sono mancate le persone che hanno cercato di minimizzare questa osservazione" (sulla tutela dell’ambiente e i problemi relativi al cambiamento climatico, Esortazione apostolica Laudate Deum, 4 ottobre 2023)
- "Da settimane sembra che sia scesa la sera. Fitte tenebre si sono addensate sulle nostre piazze, strade e città; si sono impadronite delle nostre vite riempiendo tutto di un silenzio assordante e di un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al suo passaggio. Ci siamo ritrovati impauriti e smarriti. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti bisognosi di confrontarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti." (Preghiera per la fine della pandemia da Covid-19, Piazza San Pietro, 27 Marzo 2020)
- "Il secondo giorno della guerra sono stato all’ambasciata di Russia presso la Santa Sede a dire che ero disposto ad andare a Mosca a patto che Putin mi lasciasse una finestrina per negoziare" (in merito ai tentativi della Santa Sede di riportare la pace in Ucraina. Intervista alla Radiotelevisione svizzera, 12 marzo 2023)
- "Il mio pensiero va alla popolazione e in modo particolare alla comunità cristiana di Gaza, dove il terribile conflitto continua a generare morte e distruzione e a provocare una drammatica e ignobile situazione umanitaria" (benedizione Urbi et Orbi, 20 Aprile 2025. Le ultime parole pronunciate pubblicamente dal Papa prima della morte, sono state rivolte alla Palestina e all’Ucraina, da anni martoriate da sanguinosi conflitti).
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Papa Francesco: le frasi più significative del suo pontificato
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