Nient’altro che la verità di David Baldacci

Una nuova Guerra Fredda architettata ad hoc da uno dei tre maggiori venditori di armi al mondo, con il semplice scopo di arricchirsi ancora un po’, ma forse dietro c’è anche un senso di frustrazione personale dovuto alla morte prematura del padre e quindi all’aver dovuto combattere da solo per poter ottenere anche le cose più insignificanti. Con l’ausilio della tecnica della "gestione della percezione" tutto diventa un gioco da ragazzi. I grandi della Terra (U.S.A., Russia, Cina) e, naturalmente, l’intero genere umano, restano scioccati da un video in cui appare un giovane dal volto emaciato che accusa la polizia segreta della Federazione Russa di aver ucciso e torturato tantissimi uomini come lui. A fermare una guerra inevitabile tra Russia e Cina compaiono Shaw, un uomo appartenente ad un’agenzia di intelligence americana, pronto a tutto fino a che non scopre quanto sia importante dare serenità alla persona che si ama, e un’intraprendente giornalista, vincitrice di due premi Pulitzer, con problemi legati all’alcool a causa di un passato poco felice in Afghanistan.

Tutto sembra reale e confrontabile con situazioni realmente accadute. Un bellissimo thriller che ho iniziato a leggere incuriosita dal cognome di origine italiana dell’autore. Di solito gli autori di thriller da cui sono stati tratti grandi film hanno un modo di scrivere abbastanza lento e ricco di particolari, alle volte, anche “insignificanti”. Invece, ho scoperto che, l’autore de "Il potere assoluto" è un abilissimo incantatore. Inizi a leggere ed entri subito nella storia, così leggi tutto d’un fiato finchè non scopri che non solo è un grande thriller, ma che è anche ricco di altri aspetti. Nella storia si evince l’aspetto umano di chi soccombe alle guerre e quello sentimentale di chi, a causa del lavoro rischioso che fa, mette a repentaglio, in ogni istante, la propria vita e quella di chi gli vive accanto. Una lettura piacevole e intrigante.