Cinquantatré anni fa Frank Sinatra, The Voice, incideva il brano simbolo di tutta la sua carriera musicale My Way.
Era il 30 dicembre 1968 a Los Angeles, poche ore prima di iniziare i festeggiamenti per l’anno nuovo al Sand Casino di Las Vegas Frank Sinatra registrò il celebre brano di fronte all’amico compositore Paul Anka, che lo ascoltava per la prima volta.
And now the end is near and so I face the final curtain.
I’ve lived a life that’s full.
In My Way Sinatra cantava al mondo la storia di un uomo che guardando in faccia la morte non rinnega nulla della sua vita. Parla dei successi e dei fallimenti, degli amori e degli addii e non rinnega nulla di ciò che ha fatto poiché in fondo riconosce di essere sempre stato fedele a se stesso, di aver fatto le cose “a modo suo”.
La canzone divenne il testo rappresentativo di Frank Sinatra per antonomasia: il pubblico riconosceva nel brano uno sfogo proferito dal cantante, tanto che giunse a pensare che My Way fosse stata scritta da Sinatra stesso come riflessione sulla propria vita. Tuttavia le cose non andarono proprio così e Frank Sinatra giunse addirittura a odiare la canzone divenuta simbolo del suo repertorio.
Il successo di My Way di Frank Sinatra
Terminati gli ultimi arrangiamenti il disco fu pubblicato all’inizio dell’anno nuovo. Nei primi mesi del 1969 My Way ottenne un’accoglienza tiepida negli Stati Uniti guadagnandosi la 27esima posizione in classifica di Billboard, ma con il passare del tempo diventa un “longseller”.
Nel corso degli anni il singolo cominciò a essere sempre più apprezzato in tutto il mondo, fiorirono numerose cover del brano da parte di vari artisti internazionali, come se My Way fosse il testo-simbolo della vita di ciascuno. Successivamente il brano è stato cantato da migliaia di cantanti e celebrità del mondo dello spettacolo, tra cui Aretha Franklin, Celine Dion, Elvis Presley, Michael Bublé e Shakira.
Ma la paternità del brano spettò sempre a Frank Sinatra, l’unico che in fondo in quella canzone non si riconosceva affatto e, come confidò alla figlia Tina, lo riteneva solo uno sfogo egoista. Durante un’esibizione nel 1984 confessò in un sussurro: “Io non sopporto questa canzone”.
Tuttavia My Way gli rimase incollata addosso, era l’immagine stessa del suo successo, divenne la canzone più rappresentativa della sua persona. E ancora oggi non si possono ascoltare le prime note di My Way senza pensare immediatamente, come una folgorazione: “è Frank Sinatra”.
My Way: chi ha scritto il testo della canzone?
Il testo di My Way non fu scritto da Frank Sinatra, ma dal cantante e compositore francese Paul Anka.
Fine anni ’50, Paul Anka si trovava nella sua residenza estiva nel sud della Francia quando sentì alla radio il brano Comme d’Habitude dell’italo francese Claude François che cantava una storia d’amore finita.
François aveva appena divorziato dalla moglie France Gall dopo una relazione durata anni e nel brano, fortemente autobiografico, scritto con il paroliere Gilles Thibaut raccontava l’amore ucciso dalla noia della vita quotidiana. Anka riconobbe il potenziale della canzone che, tuttavia, a suo giudizio meritava un testo migliore d’un amore finito male.
Acquistò i diritti della canzone per un dollaro e si propose di affibbiarle un testo diverso, non appena gli fosse venuta l’ispirazione.
Paul Anka e la stesura di My Way
Paul Anka ebbe l’idea qualche anno più tardi durante una cena a Miami con Frank Sinatra. Durante la cena Sinatra confidò a Paul Anka di essere stanco del mondo dello spettacolo, della competizione, di aver intenzione di ritirarsi dalle scene.
Le parole di Sinatra sono la miccia che fa esplodere la creatività di Paul Anka che decide di tirare fuori dal cassetto quel testo abbandonato e riadattarlo alla persona di Sinatra, immaginando uno sfogo fatto dal cantante stesso che racconta al pubblico la propria storia.
Anka scrive pensando a quello che Sinatra avrebbe detto, utilizza parole che lo stesso cantante avrebbe pronunciato: ad esempio quel colloquiale “l’ho mangiato e sputato”. In My Way Paul Anka racchiude tutta la collera, la stanchezza ma anche la rassegnazione di un uomo che traccia un bilancio finale della propria vita e confida di non aver alcun rimorso.
Due mesi dopo Paul Anka consegnerà il brano a Sinatra, dicendogli che ha una novità pronta per il suo nuovo album.
Fu l’inizio di un successo annunciato.
My Way di Frank Sinatra: testo
And now the end is here
And so I face that final curtain
My friend I’ll make it clear
I’ll state my case, of which I’m certain
I’ve lived a life that’s full
I traveled each and every highway
And more, much more
I did it, I did it my wayRegrets, I’ve had a few
But then again too few to mention
I did what I had to do
I saw it through without exemption
I planned each charted course
Each careful step along the byway
And more, much, much more
I did it, I did it my wayYes, there were times I’m sure you knew
When I bit off more than I could chew
But through it all, when there was doubt
I ate it up and spit it out
I faced it all and I stood tall
and did it my wayFor what is a man, what has he got?
If not himself then he has naught
Not to say the things that he truly feels
And not the words of someone who kneels
Let the record shows I took all the blows
and I did it my way.Yes, it was my way.
My Way di Frank Sinatra: traduzione
E ora, la fine è vicina
E così affronto l’ultimo sipario
Amico mio, lo dirò chiaramente
Esporrò il mio caso, di cui sono certo
Ho vissuto una vita così piena
Ho viaggiato in lungo e largo per ogni autostrada
E di più, molto di più di questo, l’ho fatto a modo mioRimpianti, ne ho avuto qualcuno
Ma poi di nuovo, troppo pochi da menzionare
Ho fatto quello che dovevo fare e l’ho portato a termine senza esenzione
Ho pianificato ogni itinerario tracciato, ogni passo attento lungo la strada
E di più, molto di più di questo, l’ho fatto a modo mioSì, ci sono state delle volte, sono sicuro tu lo sapessi,
in cui ho preso un boccone più grande
di quello che fossi in grado di masticare.Ma nonostante tutto, quando c’era il dubbio
l’ho mangiato e poi l’ho sputato fuori.
Ho affrontato tutto e ho puntato alto e fatto a modo mioHo amato, ho riso e pianto
Ho avuto le mie soddisfazioni, anche la mia parte di sconfitte
E ora, mentre le lacrime si placano, trovo tutto così divertente
Pensare che ho fatto tutto ciò
E posso dire, senza timidezza
io, l’ho fatto a modo mioCos’è un uomo, che cosa gli appartiene?
Se non se stesso, allora non ha niente
Per dire le cose che davvero sente
E non le parole di uno che si inginocchia
La storia mostra che ho preso i miei colpi
E l’ho fatto a modo mio.Sì, era la mia strada.
Al termine di ogni esibizione risuonano scroscianti applausi, tanto che l’ovazione finale del pubblico sembra ormai essere parte della musica stessa. My Way è il brano che ha trasformato Frank Sinatra in una leggenda.
Recensione del libro
Frank Sinatra, l’italoamericano
di Gildo De Stefano
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: My Way di Frank Sinatra: testo e traduzione della canzone simbolo dell’ultimo saluto
Ascoltai questa canzone alla radio, in macchina, proprio mentre andavo per l’ultimo giorno al lavoro (30 dicembre 2020), prima della pensione. Non la conoscevo più di quel tanto, ma, in considerazione della coincidenza tra il contenuto e la mia stessa fine carriera, ne rimasi molto colpito. Adesso ho capito perché probabilmente fu trasmessa quel giorno (fu composta il 30 dicembre, appunto), visto che in generale passa rarissimamente in radio. Grazie mille all’autrice, per la storia di questa canzone, che non conoscevo affatto.