Mezzanotte alla libreria delle grandi idee di Matthew Sullivan

“Mezzanotte alla libreria delle grandi idee” di Matthew Sullivan è un thriller a tutti gli effetti.

Siamo a Denver, in Colorado. La protagonista è Lydia, una donna giovane ed introversa. Un bel personaggio. Il teatro dei pensieri e della narrazione è la Libreria delle Grandi Idee, ovvero il luogo di lavoro di Lydia. Si tratta di una libreria molto particolare, è frequentata da personaggi bizzarri sia tra il personale:

“Le Grandi Idee non è mica Victoria’s Secret. Per lavorare qui serve un tocco di stile. Non è che durante una pausa possiamo uscire per una commissione come l’ultimo degli impiegatucci. È nostro dovere leggere fumando agli angoli delle strade. Siamo parte dell’arredamento”.

che tra i frequentatori assidui delle ore notturne, colti amanti dei libri dall’aspetto inquietante:

“A un primo sguardo, molti Topi di Libreria sembravano derelitti o senza tetto, ma a forza di frequentarli si capiva che erano uomini in fuga dal mondo, di cui avevano sostituito usanze e regole con parole di carta stampata. Lydia mostrava nei loro confronti una tenerezza prossima all’ingenuità, soprattutto per quei pochi abbastanza loquaci da imbarcarsi in conversazioni interessanti”.

Una notte, al termine del suo turno, Lydia si trova di fronte ad un terribile evento: il giovane frequentatore Joey si è impiccato. E dalla sua tasca spunta una foto che ritrae Lydia bambina alla sua festa di compleanno. A questo punto sorgono i quesiti inquietanti.
In particolare Joey, prima di morire, ha lasciato una lunga serie di messaggi in codice nascosti tra i libri, che in fondo erano sempre stati i suoi unici alleati:

“Per tutta la vita i libri erano stati la sua unica fonte di consolazione, perciò le parve coerente che lo avessero accompagnato anche nella scelta di uccidersi: cadere tra le pagine, scomparire nelle finestrelle, snudare l’anima durante il tragitto verso il nulla”.

Cercando di fare emergere le verità nascoste Lydia è costretta a rivivere la sua travagliata infanzia colma di verità e fantasmi rimasti sospesi.

La trama di “Mezzanotte alla libreria delle grandi idee”, il romanzo di esordio di Matthew Sullivan è suggestiva e ben strutturata. Sicuramente è più interessante il lato noir del romanzo piuttosto che quello rosa, in quanto le evoluzioni sentimentali non sono sempre ben delineate nonostante le note poetiche.
Nel complesso è un buon libro, avvincente e che si legge tutto d’un fiato.