“Le relazioni pericolose”: arriva la serie prequel del romanzo di De Laclos

Dal 6 novembre è disponibile in streaming sulla piattaforma Lionsgate+ (nuovo nome di Starzplay, Ndr) la serie tv Le relazioni pericolose che propone un audace prequel del capolavoro di Pierre Choderlos de Laclos.

Non è la prima volta che viene proposta una versione moderna del romanzo epistolare francese, Les Liaisons dangereuses (1782), divenuto ormai un classico della letteratura. Nel mese di luglio scorso anche Netflix aveva proposto un adattamento che sfidava ogni convenzione, portando i personaggi di Choderlos de Laclos nel mondo contemporaneo alle prese con i problemi di popolarità tra i corridoi del liceo e la comunicazione a colpi di chat, immagini e stories dei moderni social network.

La serie tv di Lionsgate+, a differenza di quella targata Netflix, cerca di essere fedele all’originale, almeno nell’ambientazione: Le relazioni pericolose si propone infatti di narrare l’antecedente ai fatti narrati nel celebre romanzo.
Ritroviamo quindi i due iconici protagonisti, la marchesa de Merteuil e il visconte de Valmont, quando erano dei giovani amanti nella Parigi rivoluzionaria.

La serie, creata e scritta da Harriet Warner, si dipana in un totale di 8 episodi e, secondo le prime indiscrezioni, ne è già stata confermata la seconda stagione.
I primi commenti la definiscono “provocante” e “meravigliosa”, e soprattutto - spoiler alert - si dice che crei dipendenza.

Scopriamo trama, trailer e cast di questo nuovo adattamento di un romanzo classico che, a quanto pare, non perde mai la propria attualità.

“Le relazioni pericolose”: trama del prequel di Lionsgate+

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Lo slogan citato nella locandina della serie è “Non è amore, è guerra” e già ci dà l’idea del contenuto di quanto narrato in questo format: una storia di ricatti, passioni, tradimenti e intrighi.
I due protagonisti, la marchesa de Merteuil e il visconte de Valmont (interpretati rispettivamente da Alice Englert e Nicholas Denton) compiono una vera e propria scalata sociale, emergendo dai bassifondi sino ad approdare ai più alti ranghi dell’aristocrazia. Ma quale talento consente loro questa rapida ascesa? La manipolazione.
Non si tratta solo di manipolazione sociale, si guardi bene, ma anche di una sottile arte manipolatoria di coppia che condurrà l’un l’altro a un continuo prendersi e lasciarsi, amarsi e rinnegarsi.

La serie inizia quando la giovane Camille viene accolta dalla precedente Marchesa de Merteuil, Geneviève (interpretata da Lesley Manville). Ma c’è un retroscena. La ragazza è innamorata di Valmont, un aristocratico diseredato divenuto per necessità cartografo che, tuttavia, è pronto a tutto per riottenere il suo titolo.
Quest’ultimo, di sua volontà, avvia una serie di relazioni clandestine con donne aristocratiche sposate che in seguito ricatta attraverso le stesse lettere in cui loro gli dichiarano amore eterno.

Camille scopre le lettere e, di conseguenza, la vera natura di Valmont; ma in uno slancio di arguzia decide si sfruttarle a proprio vantaggio. Seguendo un piano studiato la giovane fa conoscenza di una delle sue amanti, la marchesa Geneviève de Merteuil. Camille apprenderà i segreti della marchesa, verrà introdotta nella sua abitazione e nella sua cerchia sociale, e saprà sfruttare il tutto per ordire un velenoso piano di vendetta. La giovane apprende dalla carismatica marchesa de Merteuil che deve “saper usare i segreti in suo possesso” a proprio vantaggio, per rivendicare la subalternità del proprio sesso. Geneviève insegna a Camille a usare la seduzione come arma e a non rinnegarla.

La ragazza si fa strada così nel mondo aristocratico parigino, minacciando le amanti di Valmont di rivelare la loro relazione adultera. Camille stringe patti, consolidando la propria posizione, finché non arriva per lei la vittima perfetta: Jacqueline de Montrachet, sua nemica giurata. Camille chiederà a Valmont di sedurla per poterla poi manipolare con le proprie mani.

Il prequel del romanzo di Pierre Choderlos de Laclos si configura così come una rilettura estremamente contemporanea, ponendo l’accento sulla condizione femminile. La protagonista ricorre all’astuzia per vincere lo strapotere maschile nella società e riuscire a emergere, compiendo la fantomatica “scalata sociale”, contando solo sulle proprie forze.
La complessità dei personaggi femminili viene resa in una commistione di sfumature ambigue, che non manca di rivelarne le ombre. Allo spettatore, risucchiato nel vortice degli intrighi, resterà il compito di giudicare le azioni dei personaggi.

Un’evidenza appare lampante, la corruzione sociale della Francia pre-rivoluzionaria non è poi molto dissimile da quella attuale.

“Le relazioni pericolose”: il trailer ufficiale