La versione spagnola di Alberto Ongaro

"Svegliato dal suono del campanello, Massimo Senise scese in pigiama, firmò la ricevuta, ritirò il pacco e ritornò nel suo appartamento all’ultimo piano del palazzo. Posò l’involto sulla scrivania dello studio ed esitò per qualche istante, come incerto se aprirlo o tornare a letto... Strappò l’involucro di carta da pacchi che recava il marchio della Editorial Suspense, calle Alcalá 453/B Madrid e quello del corriere…"

Una mattina, lo scrittore Massimo Senise, riceve la "versione spagnola" del suo romanzo "La sconfitta" alias "Perdidos" con una foto di copertina che ritrae un gruppo di giovani sorridenti, quasi da ricordare un senso di disillusione che contagia tutti, anche chi ha raggiunto l’apice del successo. Si chiede se riuscirà a scriverne di altri racconti ed inizia a sfogliare le prime pagine del libro, accorgendosi che sono state introdotte delle frasi che non gli appartengono ed un nuovo personaggio incornicia l’intera pagina: Marta che "caminaba en la orilla triste y sin peso como una sombra" e si dilegua lasciando il testimone a nuovi personaggi emblematici, quasi felliniani, che corrono tra le pagine giungendo allo start up di altre storie.

Numerosi interrogativi conducono Senise ad indagare sulle singole parole e capire se in fondo non sono dei messaggi da decifrare per poi risolvere un enigma: Chi è Marta? Chi sono i personaggi che si dileguano per poi riapparire? Come si è permessa la traduttrice di modificare il testo originale? Forse tutto ciò è collegato alla sua vita, ricordi che vivono e recitano nella sua mente, territori del passato quasi dimenticati…

Alberto Ongaro (scrittore e traduttore di numerosi classici) accompagna il lettore in un viaggio on the road dove non si comprende quando inizia la realtà e termina la finzione. Tutto sembra far parte di un grande cubo di Rubik: inizialmente i tasselli, gli indizi, i personaggi della storia non riescono ad incastrarsi perfettamente, ma successivamente si rivelano delle importanti chiavi di lettura.