La signora Miniver di Jan Struther

Ellioy, nella collana “Raggi”, riedita La signora Miniver (2025, titolo originale Mrs Miniver, traduzione di Carla Pinna) della scrittrice e poetessa britannica Jan Struther nata Joyce Anstruther, pseudonimo di Joyce Maxtone Graham (1901 – 1953). Il romanzo venne pubblicato in Italia da Mondadori nella collana Medusa nel gennaio 1946, tradotto da Giorgio Jarach.

La signora Miniver è nata come protagonista di una serie di articoli sul “Times” dell’autrice americana, che ricevette dallo scrittore Peter Fleming la proposta di curare una rubrica su “una donna ordinaria che conduce una vita altrettanto ordinaria”: il personaggio riscosse un immediato e straordinario successo sin dal suo debutto nel 1937, tanto da diventare dopo solo due anni un libro e nel 1942 un film pluripremiato agli Oscar, con protagonisti Greer Garson e Walter Pidgeon, diretti da William Wyler.
La signora Kay Miniver di sicuro non è una donna ordinaria e non conduce una vita altrettanto ordinaria. L’Inghilterra è appena entrata in guerra nei confronti della Germania di Hitler, la follia della guerra tiene sotto scacco la vecchia Europa. Mrs Miniver, un marito, Clem, architetto di successo, tre figli, Vin, che studia a Oxford, Judy e Toby, un villino a Chelsea, sulle rive del Tamigi, poco lontano da Londra, si godeva i suoi quarant’anni tanto più intensamente di quanto non avesse goduto i trenta. Non era facile mantenere serenità e tranquillità di spirito mentre il tuo piccolo mondo era minacciato dalla prepotenza del nemico. Il conflitto entra nel vivo: Vin si arruola nella RAF mentre Clem fa parte del servizio di sorveglianza.
Nell’estate del 1941, mentre Clem assieme a molte altre imbarcazioni partecipa all’evacuazione delle forze militari inglesi bloccate a Dunkerque, un aereo tedesco cade nelle vicinanze del villaggio. Il pilota sopravvive ed entra in casa Miniver; Kay mantiene il sangue freddo e riesce a consegnare il pilota alla polizia poco prima del rientro del marito. Nel frattempo, le incursioni aeree tedesche continuano senza sosta e la famiglia si vede costretta a passare quasi tutte le notti nei rifugi. Nonostante ciò, il villaggio organizza l’annuale concorso floreale e per la prima volta l’aristocratica Lady Beldon ha un avversario: il signor Ballard, il capostazione, ha infatti creato una nuova rosa dandole il nome "signora Miniver", che risulta essere la vincitrice. Soave, radiosa, straordinaria e bella come Kay Miniver.

Il bestseller, che commosse gli Stati Uniti che entravano in guerra, è dominato da due parole: fiducia e speranza. Incrollabile è la forza d’animo della protagonista di un romanzo, che allora giunse come un richiamo alla ragione, alla serenità ritrovate nelle confortevoli, piccole essenziali cose della vita quotidiana. Commoventi i quadri di vita familiare animati da umanissima pietas.

Era una bella cosa tornare alla tranquillità, dopo aver riposto i ricordi estivi quasi in un astuccio, riprendere le abitudini consuete, il corso normale della vita di cui le vacanze rappresentavano un intermezzo insignificante. Non che non le piacessero le vacanze; ma provava sempre – ed era questa forse la misura della sua particolare felicità – un certo sollievo quando esse giungevano al termine.