La donna che aggiustava le bambole e altre storie di Filippa D’Agata

La donna che aggiustava le bambole e altre storie (Echos Edizioni, 2025) è una raccolta di racconti della scrittrice Filippa D’Agata, già operatrice nell’ambito del turismo, siciliana di nascita ma vivente ed operante a Torino.

Sempre nel suo stile limpido, e molto articolato, pieno di passione, ma anche di suspense, Filippa D’Agata ci accompagna, anzi, oserei dire ci prende per mano e ci conduce in questi dieci racconti che hanno come centro essenziale le donne. Donne che hanno lottato, ognuna a proprio modo, per affermare quel principio che ritengo fondamentale: quello dell’autodeterminazione.
Ciò è accaduto in tempi passati, come Tina, che vuole vivere nel mondo, o come Angela che cerca di scoprirlo attraverso la lettura, oppure Consuelo che vorrebbe, per una volta, prendere una decisione che riguarda la sua vita e il suo modo di fare, anche se questa decisione la ritiene ed è molto difficile. Ma ci sono donne anche senza nome, che tentano di uscire, di scappare da una realtà che non è per loro, e che “come una ragnatela” le ha imprigionate.
Il saggio dimostra ancora una volta l’importanza della figura femminile che, spesso e volentieri, ha determinato i periodi storici. Molte sono le donne da ricordare, e da ricordare solo e soltanto perché donne. Secondo me non bisogna più assolutamente parlare di tabù per le donne, che vanno valorizzate solo ed esclusivamente perché sono donne, come dicevo poc’anzi. Ma per le donne purtroppo la carriera innanzitutto è ancora indietro, anche se iniziamo a vederne qualcuna in posti chiave. Ma quando Presidente della Repubblica? Quando Generale o Ammiraglio Capo di S. M.?

Nella raccolta della D’Agata ci sono anche uomini che lottano per i loro desideri, come il nipote della “spietata nonna Elvira”. Uomini purtroppo fragili, incapaci di comprendere sé stessi e le emozioni che li circondano. E Filippa D’Agata, nel narrare tutte queste storie, ci è riuscita benissimo a coinvolgere il lettore e a farle vivere. Infatti, spesso e volentieri, sembra di essere presenti nei luoghi e nelle situazioni che la scrittrice racconta.
La raccolta si conclude con delitto avvolto dall’aria cineraria dell’Etna, che vi invito a leggere. È una raccolta che consiglio ed è sicuramente il proseguimento di una lunga e prestigiosa carriera di scrittrice che Filippa D’Agata merita, e molto.