La casa delle perle di Charlotte Jacobi

La casa delle perle (Tre60 Ed 2024, titolo originale “Das haus der perlen 1. Schimmern der hoffnung”, traduzione di Maria Carla Dallavalle) di Charlotte Jacobi, pseudonimo di Eva Maria Bast, scrittrice e giornalista e di Jorn Precht, docente universitario e sceneggiatore, è il primo volume di una trilogia dedicata alle perle luccicanti.

Memmingen, Germania. Aprile 1844.

“Cara sorellina, il mio padrone è d’accordo che tu venga a trovarmi qui a Monaco prima che io parta in autunno. Potrai dormire in una delle stanze vuote del personale, in soffitta. Convinci papà e fammi sapere giorno e ora del tuo arrivo”.

Marie Thomass, ventun anni, dai ricci castani, aveva ricevuto una lettera dal fratello minore Carl, che lavorava da tre anni come apprendista presso il maestro orafo Jeremias Neustätter. Finalmente si realizzava il suo sogno di vedere con i suoi occhi la metropoli bavarese e scoprire il mondo della gioielleria. La loro madre Anne, deceduta dieci anni prima, li aveva contagiati con il suo amore per le perle.
La giovane attendeva sempre con trepidazione, come un vecchio amico il familiare, debole luccichio delle perle.
Spesso toccava la superficie morbida del portagioie e sollevando il coperchio, leggermente incastrato come al solito, apparivano davanti a lei, su un letto di velluto blu notte due preziosi orecchini di perle con lavorazione in filigrana. Quando li guardava, le sembrava sempre di potersi perdere in quelle perle, di sondare le loro profondità. Come se dentro di loro ci fosse qualcosa di strano, meraviglioso, fiabesco che le dava conforto, perché le ricordava la madre. Marie, sussurrando, confidava loro le sue aspirazioni e le sue chimere. Quegli orecchini erano stati l’unico lusso che Anna Thomass si era concessa in vita sua. Infatti, le erano stati regalati dai suoi genitori come dono di nozze. Se un giorno Marie si fosse sposata, sua madre sarebbe stata con lei almeno indirettamente, perché aveva sempre desiderato che la figlia indossasse i suoi gioielli alla cerimonia.

“Questo sarà il mio regalo di nozze. E se mai avrai una figlia, anche lei dovrà ricevere questi orecchini quando si sposerà. E così la figlia di tua figlia. Per sempre”.

Una nuova vita attendeva fräulein Thomass, non restava che andare a coglierne le invitanti opportunità.

Anche questa volta ci siamo ispirati a eventi reali. La gioielleria Thomass esiste tuttora. Si trova sempre nella Marienplatz di Monaco (il nome attuale dell’ex Schrannenplatz) e i suoi nuovi proprietari, Sibylle Blessing-Nagler e Xaver Blessing, continuano la tradizione dello storico Carl Thomass.

Rivelano gli autori nella pagina dedicata ai ringraziamenti.
Il lustro e il fascino irresistibile delle perle, molto amate dalle donne, illuminano la nuova saga, che non potrà deludere le lettrici.
Pagine appassionanti e coinvolgenti svelano quanti segreti si celano dietro la piccola sfera, permettendo di trascorrere qualche ora di piacevole e distraente lettura.

Il segreto di queste sfere di madreperla è che sono in grado di far risplendere la pelle di ogni donna.