Elliot edita “L’ape regina e altre storie naturali” (2018, titolo originale The Queen Bee and Other Nature Stories, traduzione di Mariangela Pietrucci, illustrazioni di J.F. Cowell, pp. 128, 14,50 euro), una raccolta dei racconti scritti nel 1882 dal romanziere danese Carl Ewald (1856-1908).
La casa editrice romana edita per la prima volta nel nostro Paese questa raccolta di racconti naturali che furono molto popolari in Danimarca e nel resto della Scandinavia. Singolare la vita di Carl Ewald, il quale dopo aver svolto il lavoro di forestale si dedicò alla scrittura, scrivendo all’inizio libri per la scuola e occupandosi di traduzioni. Le opere principali di Ewald sono state tradotte in inglese.
Sette splendidi racconti dedicati ai bambini che possono anche essere letti da tutti gli adulti rimasti bambini nel cuore per sempre, dove la natura appare protagonista. Una natura rivestita di un abito fantastico che ricorda le indimenticabili favole di Hans Christian Andersen e che nulla hanno da invidiare a quelle pagine meravigliose del conterraneo di Ewald. Chissà se il mestiere di forestale abbia influito nell’animo poetico dell’autore, scommettiamo di sì.
Ecco dunque il piacere di sfogliare questo piccolo libretto reso ancora più prezioso dalle illustrazioni di Cowell, che mostra ai lettori di ogni età le piccole e grandi meraviglie della natura che ci circonda e della quale spesso dimentichiamo la bellezza.
- L’ape regina
Il contadino aprì il suo alveare. “Venite fuori!” disse alle api. “Splende il sole e ovunque stanno spuntando i fiori: è una gioia vederli. Andate a lavorare e raccogliete tanto buon miele cosicché io lo possa vendere al droghiere in autunno. Tanti ruscelli fanno un fiume, e sapete anche voi che questo è un brutto periodo per noi contadini”. “E a noi che importa?» risposero le api. Ma volarono fuori comunque, perché erano state tutto l’inverno nell’alveare e desideravano una boccata d’aria fresca. Le api laboriose non potevano prescindere dal loro naturale istinto. Ce n’erano a centinaia e per ultima arrivò l’ape regina, la più grande delle altre che regnava nell’alveare, che incitò le api a lavorare, perché una brava ape non è abituata a oziare ma si dà da fare con impegno facendo buon uso del suo tempo. - L’erba
Era una bella e florida stagione, la pioggia e il sole si alternavano, era questo il tempo migliore per i cereali. Appena il contadino iniziava a pensare che ci fosse siccità, si poteva star sicuri che il giorno dopo avrebbe piovuto. E quando pensava che avesse piovuto abbastanza, le nuvole immediatamente si aprivano, come se agissero sotto il suo comando. Ecco perché il contadino era di buon umore e non si lamentava come suo solito. Si guardava attorno allegro e compiaciuto, mentre camminava nei campi con i suoi due ragazzi. “Quest’anno avremo un ottimo raccolto. Avrò il granaio pieno e guadagnerò una bella sommetta”. La segale che aveva sentito le parole del contadino pensò che fosse una buona cosa essere a servizio degli uomini. Ai bordi del campo cresceva dell’erba. Ce n’erano folti ciuffi qua e là: cardi e bardane, papaveri, campanule e soffioni; le loro corolle erano piene di semi. Era stata una stagione florida anche per loro. “Non viene nessuno a falciarci e a portarci al granaio, disse il soffione scuotendo cautamente la testa in modo da non far cadere i semi prima del tempo. “Che ne sarà di tutti i nostri figli?”. Era arrivato il momento di chiedere consiglio alla saggia segale...
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: "L’ape regina e altre storie naturali" di Carl Ewald in libreria per la prima volta in Italia
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