L’amante proibito di Janet MacLeod Trotter

L’amante proibito (Newton Compton, 2021, titolo originale The Emerald Affair. Book 1 of the Raj Hotel Series, traduzione di Anna Ricci e Clara Nubile) è il nuovo romanzo di Janet MacLeod Trotter, già autrice del bestseller La figlia del mercante di tè (Newton Compton, 2017).

“Quando il treno che da Edimburgo la portava verso sud rallentò, Esmie sentì il cuore accelerare, un po’ per l’emozione, un po’ per la paura, mentre cercava con lo sguardo la sua città natale”.

Ebbsmouth, Scozia, maggio 1919. Esmie McBride non tornava a casa da quasi tre anni, avendo prestato servizio all’estero come infermiera durante l’ultima guerra. L’Anchorage sporgeva dalla scogliera come un’aquila minacciosa, una torre gotica che fino a poco tempo prima era stata un ospedale temporaneo in cui Esmie aveva lavorato per qualche mese nel 1916. La migliore amica di Esmie, Lydia Templeton, le aveva scritto che gli ultimi pazienti in convalescenza erano stati trasferiti, e che l’anziano colonnello Lomax e la sua stravagante figlia vi erano tornati a vivere. Esmie era felice al pensiero di andare a stare dalla sua amica di scuola e dai suoi genitori così ospitali, essendo rimasta senza famiglia da molti anni.

Le chiacchiere divertenti di Lydia erano proprio l’antidoto di cui aveva bisogno, dopo il lavoro estenuante con gli Scottish Women’s Hospitals sui fronti di Serbia e Russia. Esmie si sentiva molto più anziana dei suoi venticinque anni. Lydia, con la sua esuberanza, l’avrebbe aiutata a sentirsi di nuovo giovane e spensierata.

L’incontro con l’affascinante capitano Tom Lomax, eroe di guerra e vedovo, non aveva lasciato indifferente Esmie, colpita dalla bellezza e dal fisico atletico dell’uomo. Anche Lydia era affascinata da Tom, in questo caso ricambiata. Infatti, presto sposi, Tom e Lydia avevano deciso di iniziare una nuova vita in India, dove Tom aveva intenzione di rilevare un albergo, il Raj Hotel. Delusa e addolorata, Esmie aveva accettato la proposta di matrimonio di Harold Guthrie, medico amico di Tom, giovanotto gentile e premuroso, ma troppo serio. Esmie, che avrebbe seguito il marito in India, lavorando come infermiera, ammirava Harold per la dedizione ai pazienti pashtun, ma non provava alcuna attrazione per lui, non come le era successo con Tom Lomax, così bello e tenebroso. Esmie sperava che l’amore sarebbe arrivato con il tempo. Le coppie si sarebbero riunite e gli esiti sarebbero stati imprevedibili. Sarebbe prevalsa la ragione o il sentimento?

Sempre coinvolgenti le atmosfere dei romanzi dell’autrice bestseller in Inghilterra, Francia, Spagna, Russia e Italia e questo libro non fa eccezione. La scrittrice rivela che ha scelto Rawalpindi, nell’India del Nord (ora Pakistan) del primo dopoguerra come ambientazione per il fittizio Raj Hotel, perché i suoi nonni materni vivevano lì agli inizi degli anni Venti del Novecento. Inoltre sono stati i diari del nonno, che hanno permesso all’autrice di narrare uno scorcio della vita in quella cittadina militare e sulle colline circostanti.

“Devi prestare la massima attenzione, laggiù. Promettimi che non correrai rischi”.