- Buongiorno carissima Emma, benvenuta nel nostro spazio su SoloLibri.net
Buongiorno, grazie per avermi accolta.
- Com’è nato l’amore per i libri e per la scrittura?
Fin da bambina, prima di frequentare la scuola primaria, mia madre mi ha trasmesso un grande amore per la letteratura, non solo per ragazzi, grazie alla lettura vicariale; in seguito, divenuta padrona delle lettere dell’alfabeto, ho iniziato a leggere autonomamente e scrivere fiabe, dando sfogo alla mia fantasia.
- Chi è Emma? Descriviti in poche righe.
Emma è una donna complessa, passionale e determinata, al contempo bambina e jana (la fata/ strega della mitologia sarda).
- Sei la fondatrice e presidente dell’associazione Cultura al femminile. Cosa ti ha spinto ad aprire questa associazione?
Sei anni fa, spinta dal desiderio di comunicazione e confronto, decisi di aprire un gruppo Facebook dedicato alla Letteratura al Femminile. È iniziato un viaggio meraviglioso: oggi il gruppo ha più di 18.000 utenti dal quale sono nati un portale web di recensioni e articoli, in cui opera un capace staff, e un’associazione culturale che si propone di promuovere e diffondere la cultura, l’arte e il rispetto dei diritti umani tramite eventi, convegni, laboratori e spettacoli. Il nome dell’associazione, Cultura al Femminile, non implica una chiusura nei confronti del sesso maschile: il progetto coinvolge Donne e Uomini che vogliono collaborare e valorizzare ogni forma di differenza come fonte di ricchezza. La specificazione al femminile implica la consapevolezza che per secoli la cultura, la formazione e la diffusione di pensiero furono interdette alle donne e che, tutt’oggi, persistono discriminazioni da abbattere.
- Nel corso degli anni ti sei interessata molto alle tematiche sulla donna e al riguardo hai scritto diversi libri tra cui saggi e romanzi. Puoi parlarcene?
Studio letteratura e iconografia di genere da molti anni, potrei dire che l’inizio “ufficiale” del mio percorso di formazione coincide con la stesura della tesi di laurea in Lettere e Filosofia, dedicata alla figura di Eva, la progenitrice, in ambito letterario, teologico, artistico e antropologico. Ma, forse, la mia passione per il Femminile e il Materno, nella accezione più ampia, risale a tempi più lontani, quando, ancora bambina, per istinto mi dedicavo a tali tematiche, nutrendo il mio immaginario di eroine, dee, sacerdotesse e guerriere. Ho letto di Donne e sulle Donne e ne ho anche scritto in romanzi inchiesta, saghe familiari, saggi storici e antropologici e perfino fiabe. A breve sarà edito il mio terzo romanzo, Le spose della luna, nel quale le protagoniste sono ancora Donne, ancora figlie della Dea Madre, ossia autentiche, forti, coraggiose e meravigliosamente “uterine”.
- Le dee del miele è un romanzo pubblicato nel 2016. Cosa racconta e perché si intitola Le dee del miele?
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Le dee del miele è una saga familiare al femminile che si snoda in una Sardegna intrisa di mito e memoria per tutto il Novecento. È una storia vera, quella delle Donne della mia famiglia, le mie bisnonne, mie nonne, mia madre e me ragazzina. Siamo tutte eredi di antichi saperi tramandati; tutte unite da un cordone ombelicale di sangue, gioie e dolori; tutte inconsapevolmente divine, ossia figlie di una Dea Madre accogliente, che nutre da sé e di sé, rinasce dopo infinite eclissi e, come, il miele, è dolce e amara.
- Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?
Vivere intensamente, con emozione, libertà e consapevolezza.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Emma Fenu, scrittrice e fondatrice dell’associazione Cultura al femminile
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