Il grande studioso polacco, morto a Leeds, in Gran Bretagna, nel 2017, risponde alle domande di un giovane giornalista italiano, Thomas Leoncini, e analizza le principali trasformazioni che stanno determinando il corso del terzo millennio. La stessa moglie di Zygmunt Bauman, Aleksandra, racconta della corrispondenza tra un giovane italiano e il marito, per un ultimo libro sulle giovani generazioni.
Il primo capitolo di “Nati liquidi” si intitola appunto Trasformazioni sulla pelle. Tatuaggi, chirurgia plastica, hipster. Sui tatuaggi, Bauman parla esplicitamente di moda, di trasformazione degli individui, di passaggio da comunità a identità singola che si può maltrattare anche con un tatuaggio.
“Il tatuaggio, miracolo dei miracoli, segnala al contempo l’intenzionale stabilità (forse anche l’irreversibilità) dell’impegno e la libertà di scelta... il gioco della moda viene attualmente sperimentato, inscenato e reso pubblicamente visibile e accessibile all’appropriazione e all’emulazione”.
Per quanto riguarda la chirurgia plastica, c’è anche il potere dei soldi che esercita un fascino: posso cambiarmi la bocca e il naso perché quello che spendo non incide sul mio benessere generale. Dunque i consumatori ma più che altro le consumatrici cambiano i connotati ma non il conto in banca che resta notevole (escluse chiaramente chirurgie plastiche che vanno ad aggiustare problemi reali, come, orecchie troppo a sventola o problemi della pelle di origine genetica).
L’altro capitolo importante è il bullismo, possiamo non crederci ma Obama, Kate Middleton o Madonna hanno subìto episodi gravi di bullismo da adolescenti.
Per Zygmunt Bauman parliamo di una questione di esclusione: non sei come noi, non sei dei nostri, non hai diritto a partecipare ai nostri giochi, se ti ostini a voler far parte della nostra vita sono calci e pugni.
L’ ultimo capitolo è sulle trasformazioni sessuali e amorose. Decadenza dei tabù nell’era dell’ecommerce sentimentale.
Bauman, per semplificare, indica il tempo in cui l’individuo è offline e quello in cui è online. In alcuni individui l’online sta prendendo il sopravvento, grazie a PC, smartphone, tablet, iPad. In realtà chi è sempre connesso si è formato una cuccia calda, una comfort zone, lontano dal caotico e disordinato mondo della vita.
Da quella cuccia calda si inveisce contro gli antipatici, si fa del cyberbullismo o, più semplicemente, ci si trasforma in persone che vogliono rimanere inerti e vedere lo scorrere della vita via web.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In libreria “Nati liquidi”, l’ultimo libro di Zygmunt Bauman
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