Il volto della mente di Andrea Novelli, Gianpaolo Zarini

La coppia Andrea Novelli e Gianpaolo Zarini ha all’attivo diversi e numerosi romanzi scritti a quattro mani per prestigiose case editrici come Marsilio, Mondadori, Feltrinelli e Fratelli Frilli editori, nonché riconoscimenti come “Il Premio Palazzo al Bosco” e un “Libro per l’estate”, ed è stata più volte finalista del “Premio Tedeschi” e del “Premio Altieri”.
Ora la casa editrice Golem decide di pubblicare l’ultimo libro della coppia, vista la prematura scomparsa di uno dei due, intitolandolo Il volto della mente.
Un romanzo dal netto taglio psicologico, che per linguaggio e ambientazione, sarebbe perfetto per una trasposizione cinematografica.

Il libro racconta la storia di Giorgio Odescalchi, ex pilota d’auto, che ha assistito, attonito, alla morte della moglie uccisa durante un tentativo di furto, all’interno della loro stessa lussuosa abitazione. Lui stesso è rimasto gravemente ferito.
Ma chi è veramente Giorgio? Un uomo che sembra superare ogni aspettativa:

Emma si era fatta una certa idea di Odescalchi basandosi sulla sua voce persuasiva e decisa. (…) L’uomo che si presentò superava ogni sua aspettativa. Ciò che la colpì appena lo vide non fu tanto la bella presenza, bensì l’innegabile fascino, un tocco di enigmaticità a cui non si poteva restare insensibili. (…) Osservandolo, più che uno sportivo, pareva un caratterista degli anni Quaranta, di quelli che calcavano con successo i palcoscenici di Holywood. Vestiva un impeccabile tre bottoni grigio di fattura italiana, cravatta blu scuro abbinata a camicia bianca con colletto alla francese.”

Giorgio si rivolge allora a Isabella, una psicologa, per riuscire a elaborare il lutto verso l’amata, che finora è andato fallito.
Inizia, così, il trattamento psicanalitico vero e proprio:

Isabella, frugando nel passato dell’individuo , cercava le cause che avevano provocato il problema e conseguentemente lavorava basandosi su di esse. Freud ha paragonato il trattamento psicanalitico al nobile gioco degli scacchi. Tre fasi lo determinano, ma solamente due si possono apprendere dai libri: l’apertura e la conclusione, ingranaggi di un meccanismo specifico. La fase intermedia, con le sue infinite varianti, non troverà mai posto in un rigido schema, plasmandosi in base al rapporto che si instaura tra l’analista e il paziente. Come in una partita a scacchi, molte, però, sono le mosse inattese.

Ma non sempre ciò che appare è. Il confine tra terapeuta e paziente è sottile, labile, e in questo caso rischia di degenerare. Inoltre Giorgio è solito omaggiare continuamente Isabella, anche al di fuori del contesto medico.
Perché lo fa? Cosa vuole realmente dalla bella terapeuta?

Un giallo psicologico affascinante. Il lettore è letteralmente attratto e conquistato dalle false lusinghe di un abile manipolatore, descritte con abilità e precisione di linguaggio dalla coppia di autori.
Il finale, inoltre, è sconcertante e imprevedibile. Assolutamente consigliato per chi ama i gialli psicologici, e di qualità.

Un inquietante viaggio alla scoperta dei misteri dell’animo umano.