Il nome del vento. Le cronache dell’assassino del re 1 di Patrick Rothfuss

Il nome del vento è il primo romanzo della trilogia Le cronache dell’assassino del Re di Patrick Rothfuss, pubblicato da Mondadori (2019, trad. G. Giorgi).
Kvothe è una leggenda, un ragazzo diventato uomo in fretta e le cui abilità lo hanno reso noto in tutte le città; ma noi che siamo di un altro regno cosa possiamo sapere di lui? Il merito va a Cronista, un uomo che racconta storie che, riconoscendo l’uomo dietro alla leggenda, lo convince a farsi narrare la sua per tramandare la verità. Perché il vero Kvothe è un giovane che sa nascondersi in bella vista dietro il bancone di una taverna e non bastano una spada appesa al muro dietro di lui o il suo aspetto per far capire agli abitanti che lo circondano chi è davvero. Così inizia il racconto del primo romanzo, che racchiude le parole del piccolo Kvothe, cresciuto in una famiglia di artisti ambulanti al servizio di un signore della nobiltà che era rimasto affascinato dal loro talento.

Con le parole stesse del protagonista veniamo trascinati in quel mondo di colori e musica, un ambiente in cui si nota presto la straordinaria capacità del ragazzino di apprendere nuove conoscenze e abilità. Durante i loro viaggi ballano, si allenano e cantano canzoni, ma quella a cui sta lavorando il padre, che parla dei Chandrian — ossia esseri narrati nelle storie per spaventare i bambini — sembra la più misteriosa: nessuno sa molto su di loro, tranne che al loro passaggio ogni cosa muta come se fossero passati decenni: legno marcito, ferro arrugginito… e fiamme blu. Ed è tutto questo che un giorno Kvothe trova di ritorno ai carri della sua famiglia, insieme a sangue, morte e distruzione.

Kvothe passa numerosi anni in pericolo e solo nella città di Tarbean, che è l’antitesi di una casa sicura per un bambino e quando i ricordi che aveva chiuso dietro una porta blindata della sua mente riaffiorano, cioè le fiamme blu e i dubbi sulla reale esistenza dei Chandrian, sa che l’unico posto dove può ottenere risposte è l’Accademia. Dovrà ottenere dei soldi, lavorare e studiare più degli altri, si farà nemici che gli renderanno la vita difficile e sarà preda dell’amore come ogni adolescente, ma dovrà essere più affilato di una lama e più tenace di un’incudine per ottenere quello che vuole.

Il nome del vento è un romanzo pazzesco, simbolo di forza e perseveranza, che sa farti sperare e venir voglia di lottare per lo stesso protagonista e le cui parole sanno farti immedesimare in ogni situazione narrata.