Ho smesso di piangere di Veronica Pivetti

La mia odissea per uscire dalla depressione

La simpatica attrice Veronica Pivetti, star delle fiction tv, parla della sua passata depressione senza remore.

La depressione è un male terribile sempre più invalidante. Nessuno ne sembra immune, ma i veri malati si riconoscono dalla postura, dal modo di camminare, dallo sguardo perso nel vuoto. Anche la simpatica attrice Veronica Pivetti ha attraversato il sentiero della depressione e ce lo racconta in maniera ironica, da persona che lentamente è guarita senza lasciare ombre o recidive, anche se l’inizio è brutto:

"La depressione non e solo tristezza, è fine. Ma come la racconti la fine?...Perché è germogliata dentro di me, è cresciuta, mi ha invasa e, grazie a Dio, è morta".

La depressione toglie la voglia di vivere. L’attrice è sconcertata dal fatto che si rifiuta di fare docce, che si lava poco e molto male. I capelli sporchi vengono tenuti su da un mollettone, si trascina per casa, non aspettando niente.
Solo il lavoro la rimette un po’ in riga, almeno si lava, ma si muove come un bradipo, non ha più voglia di recitare, anche se è la sua ancora di salvezza. Perché sì, quello di cui ha bisogno un depresso, prima di tutto, è la comprensione e ovviamente un ottimo psichiatra e molte medicine.

L’attrice prende ettogrammi di pillole, antidepressivi, stabilizzatori dell’umore, insomma, ha una farmacia intera a casa. Il litio la fa ingrassare, le gote si riempiono, i colleghi addirittura pensano che stia attraversando un periodo florido, invece lei si sente triste, piangente, cupa, noiosa e sporca.
Un’amica di lungo corso, di nome Giordana, le sta dietro, le ricorda gli appuntamenti di lavoro. Va da una psicologa per un certo periodo traendone giovamento, continua a prendere le medicine e piano piano la tristezza diventa meno cupa, ha momenti di divertimento, forse sta guarendo.

“Ho smesso di piangere” (Mondadori, 2012) è un libro che non ha nessuna pretesa letteraria, di notevole leggibilità, fin troppo oserei dire, ma che ci fa pensare a una malattia che spaventa tutti. La Pivetti scrive la verità quando dichiara:

"E poi, è giusto dirlo forte e chiaro: il depresso è una palla micidiale. Avere un depresso che si aggira per casa è una iattura, una rottura di scatole senza pari".