Grande Amore
- Autore: Ann Brashares
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2010
Recensione di Roberto Baldini, scrittore: Daniel è morto moltissime volte. Non è nemmeno sicuro di ricordare tutte le sue vite. Ma ricorda lei. La prima volta che l’ha vista non conosceva nemmeno il suo nome. Poi la incontrò come Sophia, quindi divenne Constance, infine Lucy. Molti secoli sono passati dal loro primo incontro ad oggi. Oggi è Lucy, una ragazza che studia in un liceo americano. La trova, la incontra e la bacia. E le racconta tutto. Ma lei è spaventata, fugge. E lui non riesce a perdonarselo. Decide di lasciarla stare, ma l’amore, si sa, esige soddisfazione… Ma dal passato non è tornato soltanto lui, anche suo fratello vuole ritrovare Lucy, in quanto, una volta, era sua moglie. Per uno scherzo del destino Lei incontra una veggente che le parla di Daniel, le rivela particolari che non poteva sapere… All’inizio è titubante, ma ammette che quelle parole l’hanno turbata a fondo. Decide di partire per l’Inghilterra, per cercare tracce di Constance, ovvero la sua anima di molti anni prima. E trova una lettera… Riuscirà il grande amore che lega Daniel e Lucy a sconfiggere tutte le avversità, a farli incontrare e a proteggerli dal pericolo che li attende come una pericolosa Spada di Damocle?
"Grande Amore" parte da uno spunto forse non proprio originale, la perdita dell’amore della nostra vita, ma lo sviluppa in maniera originale e avvincente. Tutti noi ci sentiamo un po’ Daniel che, inconsapevole, distrugge ciò che avrebbe amato, e passa tutta l’esistenza, anzi, le esistenze, alla ricerca di quella donna che gli fa battere forte il cuore. E ci sentiamo anche un po’ Lucy, così scettica ad ammettere d’aver trovato una persona che l’ama così profondamente… Esulteremo ogni qualvolta la troverà ma, per un motivo o per l’altro, i loro destini sembrano sempre su binari paralleli, senza uno straccio d’incrocio che li faccia convergere… Un libro “importante” come dimensioni ma che vi coinvolgerà dall’inizio alla fine, da una città all’altra, da un secolo all’altro. Ann Brashares riesce, con pochi personaggi, a dar vita ad un intrecciarsi di destini ingarbugliatissimo e semplice al tempo stesso, dove la fine sembra sempre lì per arrivare ma poi… Consigliatissimo a chi ama le grandi storie d’amore, agli altri… beh, sono sicuro che piacerà.
Recensione di Rossella Martielli, scrittrice: Un amore che sfida i secoli, che oltrepassa i confini della memoria e se ne infischia della carnale temporaneità del corpo, tornando eternamente, quasi fosse un ideale nietzschiano… Alzi la mano chi non ha mai sognato un amore del genere! Che sia stata la debolezza di un attimo o il desiderio di una vita, il “grande amore”, quello eterno e infinito per antonomasia, resta uno dei pilastri fondamentali della società occidentale contemporanea. Sesso, ceto sociale e razza, fanno poca differenza: sarà colpa della letteratura ottocentesca, dei classici hollywoodiani da “Via col vento” in poi, oppure della musica melodica, sta di fatto che quasi nessuno sfugge al fascino mitico del grande amore, e questo in barba anche alla realtà, che spesso ci dimostra quanto fugaci e labili possano essere i sentimenti umani. Nel romanzo “Grande amore”, tuttavia, è bandito ogni cinismo, ogni dogma o presunto realismo scientifico: in amore come in guerra, non solo è tutto permesso, ma anche tutto possibile, perfino l’inimmaginabile. È questo il messaggio che sembra volerci dare la romanticissima – nonché bravissima, soprattutto nella difficile arte di dar vita e sostanza al sentimento amoroso senza renderlo né melenso né ridicolo – Ann Brashares.
La storia di Daniel e Lucy, infatti, non è una storia come tante altre. Venuta dal passato, migrata in un numero imprecisato di corpi ed epoche diverse, l’anima di Daniel cerca fin dalla notte dei tempi quella di Sophia, l’unica donna-ragazza di cui sia mai stato innamorato, quella che ha rincorso di vita in vita e che i crudeli scherzi del destino hanno sempre allontanato da lui. Daniel non ha mai smesso di cercarla, e quando finalmente la ritrova, in un liceo della Virginia, viene a sapere che si adesso si chiama Lucy, ha più o meno la sua età e… Non ricorda niente di lui. Sì perché le anime come Daniel, quelle che ricordano il loro infinito peregrinare sulla terra di corpo in corpo, di vita in vita, sono solo un piccolo gruppo: tutte le altre, compresa quella di Sophia/Lucy, dimenticano le esistenze precedenti e vivono quella presente come se fosse la prima, l’unica e ultima. Eppure Daniel non ha intenzione di arrendersi, neppure quando Lucy, sconvolta e spaventata dalle sue rivelazioni, gli intima di stare lontano da lei… Perché quando l’ha baciata e l’ha sentita tremare forte sotto le sue labbra, Daniel ha capito che in qualche angolino nascosto del suo cuore, in una memoria atavica impressa nell’anima, anche Lucy si ricorda di lui. Non ricorda il suo viso né gli eventi che li hanno visti coinvolti nei secoli, ma ricorda il loro amore, perché le loro anime si cercano da sempre, e continueranno a farlo fino alla fine dei tempi.
Oltre che un romanzo bello e commovente, che conosce momenti di pura poesia, “Grande Amore” è anche un appassionante viaggio nel tempo che consente ai profani di approfondire una teoria, quella della reincarnazione, che se a molti appare come una stupidaggine, per molti altri è non solo una fede, ma anche la romantica spiegazione di tutte le piccole, misteriose e incomprensibili coincidenze quotidiane, dei déjà-vu e dei colpi di fulmine. Unico appunto all’autrice riguarda il finale, troppo aperto… Che presupponga un seguito? In tal caso, consiglierei all’editore una traduzione e una correzione molto più accurata, perché il libro è letteralmente disseminato di refusi ed errori che rendono incomprensibili intere frasi.
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