Garibaldi fu ferito di Paolo Domenico Montaldo

Torna il commissario Incantalupo, detto Lupo, felice creatura di Paolo Domenico Montaldo, nel libro intitolato Garibaldi fu ferito, edito da Yowras nel 2020. Un giallo classico, scritto con una prosa fluida e precisa.
Ambientato in una indefinita città pedemontana, molto riconoscibile, “con le vie a quadrilatero romano, con un senso di rigore che gli piaceva", Garibaldi fu ferito vede il commissario e la sua squadra, operante in un commissariato di periferia, alle prese con quello che loro chiamano “il caso Cavour”, ovvero:

“Abbiamo sei morti fino a questo momento: una ragazza, Anna Tedeschi, impiccata per uno scambio di persona, poi abbiamo Andrea Pollone che è stato avvelenato con il cianuro proprio in questo commissariato. A seguire abbiamo il direttore di banca Dimanno, avvelenato con il cianuro presumibilmente dalla sua segretaria, una certa Anna Garzetti, che poi si è suicidata con lo stesso veleno. Infine abbiamo un certo Giuseppe Palmieri che era un addetto al caveau e che probabilmente è stato un complice nell’apertura e nel furto del contenuto della cassetta di sicurezza di Camillo Benso, custodita a livello cinque."

Riuscirà il commissario, in primo luogo, a mettere fine a una tale escalation di morti? Riuscirà a individuare la verità? Non sarà facile.

Tra osterie nascoste, e il buon cibo alla piemontese si snoda una vicenda torbida, dai contorni netti, per amanti del genere giallo. Una trama ben congegnata, dialoghi alternati a momenti di prosa, soprattutto descrittiva, personaggi finemente caratterizzati, fanno della lettura di questo romanzo un momento da gustare con fine intensità. Molto interessanti le caratterizzazioni e le specificità della cucina piemontese. Per palati sopraffini!