

Sono passati dieci anni dalla morte dello Gabriel García Márquez, eppure oggi lo scrittore premio Nobel sembra tornare dall’oltretomba come una sorta di redidivo. Il 6 marzo, in occasione dell’anniversario della nascita di Márquez, sarà dato alle stampe in contemporanea mondiale un suo romanzo inedito. Si intitola Ci vediamo in agosto (in lingua originale En agosto nos vemos, Ndr), in Italia lo pubblica Mondadori nella traduzione di Bruno Arpaia.
L’annuncio ufficiale era stato dato alcune settimane fa in occasione della Buchmesse di Francoforte da Penguin Random House Spagna.
Scopriamone trama e tutte le anticipazioni, il libro è già disponibile in pre-ordine sui principali store di libri online.
“Ci vediamo in agosto”: il romanzo inedito di Gabriel García Márquez
Diciamo tutta la verità: questo libro, forse, doveva essere distrutto. Pare che, poco prima di morire, Márquez avesse dato alcune anticipazioni su un’opera che stava scrivendo ad alcuni quotidiani, tra cui El Pais, ma poi l’autore, sentendo venir meno le forze e le capacità mnemoniche, doveva aver deciso che quel libro non meritava di vedere la luce. Non la giudicava un’opera degna di pubblicazione secondo gli amici più stretti che oggi testimoniano quanto lo scrittore fosse diventato autocritico nell’ultimo periodo della sua vita. Di diverso avviso sono stati i figli di Márquez, Rodrigo e Gonzalo Garcia, che ne hanno curato la pubblicazione pronti a riportare in vita la memoria letteraria del padre, ben dieci anni dopo la sua morte, avvenuta il 17 aprile 2014 a Città del Messico.
Da tempo circolava la voce che un nuovo libro di Gabriel García Márquez, probabilmente rimasto incompiuto, fosse rimasto rinchiuso in una cassaforte e tenuto in gran segreto sotto chiave. Alcuni studiosi, tra cui il professor Juan Moreno Blanco, grande esperto dell’opera letteraria di Márquez, riteneva che si trattasse in realtà soltanto di alcuni manoscritti, non di un libro intero. I rumors si susseguivano da anni, da un racconto su rivista pubblicato nel 1999, ma ora finalmente si sono avverati: il libro inedito di Gabriel García Márquez arriverà presto nelle nostre librerie.
I figli dello scrittore, Rodrigo e Gonzalo García Barcha, hanno dichiarato che questa pubblicazione è un atto d’amore verso il padre e un doveroso riconoscimento al suo ultimo sforzo creativo:
Questo libro è stato il risultato degli ultimi sforzi di nostro padre, dimostra la sua capacità di continuare a creare oltre ogni previsione.
Il 6 marzo 2024 Gabriel García Márquez, affettuosamente detto da Gabo anche dai suoi lettori, avrebbe compiuto 97 anni.
“Ci vediamo in agosto” di Gabriel García Márquez: trama e anticipazioni


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In questo nuovo testo ritornano curiosamente tutti i temi cardine dell’opera di Márquez: l’amore, la memoria, il rimpianto, la solitudine.
La protagonista di Ci vediamo in agosto è una donna di mezza età di nome Ana Magdalena Bach, che ogni anno, il 16 agosto, si reca in visita su un’isola tropicale dei Caraibi per deporre fiori sulla tomba della madre. La donna è felicemente sposata da anni con il direttore di un conservatorio di musica, ma preferisce svolgere quel “rituale del ricordo” da sola per onorare la memoria della madre.
Un giorno all’improvviso il suo rito solitario viene interrotto da un incontro, un’avventura erotica, una storia di passione. Da quel momento Ana tornerà sull’isola ogni agosto sperando di poterla rivivere.
Il romanzo, che in realtà è molto breve e si articola come una serie di cinque racconti per un totale di 150 pagine, intreccia il tema dell’amore a quello del rimpianto in una miscela irresistibile come “l’odore delle mandorle amare” che, come ci ricorda Márquez, è simile al destino degli amori contrastati. A questa malinconia di fondo l’autore intreccia una riflessione sulla libertà e sull’identità in continua trasformazione.
Così almeno lo descrive la scrittrice Cal Flyn (che abbiamo intervistato sul suo ultimo libro Le isole dell’abbandono), definendolo un “romanzo perduto, troppo prezioso per restare chiuso in un archivio”.
Il mistero inconoscibile dell’amore, il flusso del tempo e il realismo magico sono sempre al cento dell’opera narrativa dello scrittore colombiano e quest’ultimo libro, Ci vediamo in agosto, ne è la conferma postuma, come una promessa avverata.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Gabriel García Márquez: in arrivo il romanzo inedito “Ci vediamo in agosto”
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Un ricovero in ospedale può essere un’occasione per leggere un libro. Se poi questo è l’ultimo libro di Márquez “Ci vediamo in Agosto” breve e facilmente leggibile, risulta ideale per chi è sofferente e cerca un po’ di ristoro.
Scopro che l’autore aveva l’intenzione di scrivere una serie di racconti sugli amori di donne cinquantenni per esplorarne la sensualità in un’età in cui la voglia di amare non si è spenta, anzi, sembra acuirsi e i sensi accendersi.
Il libro sembra aver avuto un percorso travagliato: l’autore, non più nel pieno delle sue forze, lo sottopose a parecchi rifacimenti e correzioni. Il personaggio di Ana Magdalena Bach si trasforma da amante occasionale a donna in attesa dell’amore della sua vita.
Lo schema narrativo è piuttosto semplice: una donna felicemente sposata da trent’anni coglie l’occasione, ogni anno in agosto, per visitare la sepoltura della madre su un’isola caraibica, portando con sé un mazzo di gladioli. È in quell’occasione che si scopre ringiovanita. Frequenta il bar dell’hotel dove alloggia, beve alcolici e si guarda intorno. Ed è lì che nota un uomo a cui dedica tutte le sue attenzioni.
La notte che segue è di passione: Ana Magdalena sembra volersi appropriare del corpo dell’uomo con tutta la sua forza sensuale ed emotiva. Ma al suo risveglio, una banconota di venti euro la precipita in una dolorosa consapevolezza: quell’uomo l’aveva trattata come una prostituta. L’illusione di un amore trovato svanisce e Ana Magdalena rimane con un’amara sensazione di solitudine.
Ritornerà sull’isola, ma nulla è più come prima. Decide allora di traslare il corpo della madre altrove, non avendo più alcun motivo per tornare in quel luogo.
Il libro è molto interessante anche perché, nella seconda parte, si racconta il lavoro dell’editor che, affezionato all’autore, ha cercato di interpretarne la volontà. Il lettore si immerge così nel processo di nascita del libro e partecipa alla creazione dell’opera, un’esperienza che ho vissuto con grande interesse e onore.