Dove non batte il sole di Carmelo Sardo

Dove non batte il sole di Carmelo Sardo (Bibliotheka Edizioni, 2022) è un libro straordinario, di forti passioni, di notevole impegno civile, avvincente, toccante, da leggere tutto d’un fiato, che suscita profonde emozioni. Un romanzo che invita i lettori a riflettere su un tema di rilevante attualità del sistema penale italiano, cioè l’ergastolo ostativo, perpetuo, punitivo ed espiativo, non rieducativo e non rispettoso della dignità umana dei detenuti, che determina il destino di chi sbaglia e preclude ogni sua possibilità di reinserimento nella società, attribuendo condanne senza finestre di speranza.

L’ambientazione è Rammusa, una cittadina della Sicilia barocca, dove vengono assassinati marito e moglie, nella loro gioielleria. Il magistrato che indaga sospetta del figlio della coppia, Stefano Macrì, studente universitario di 27 anni.
Il giovane che crede nello Stato è, però, costretto a liberarsi da quest’accusa infamante. Il suo destino si incrocerà con quello del boss Don Tano Cutella, che lo conosce da quando era un bambino, poiché abitano nello stesso palazzo, e col quale condividerà lo stesso obiettivo, cioè la ricerca della verità.
Le atroci sofferenze e vicissitudini del protagonista travolgono empaticamente e appassionano il lettore, trasmettendogli il senso di disperazione di chi vive in carcere, anche ingiustamente, di chi vorrebbe redimersi ma che vede negata qualsiasi sua possibilità di riscatto.
Anche gli altri personaggi, l’appuntato Cocilovo, con la sua spiccata umanità, Don Tano, con il suo atteggiamento paternalistico, la giovane Costanza, con la sua determinazione e la sua amorevolezza, rapiscono l’attenzione e il cuore di chi si immerge nella lettura di questo romanzo e rimangono con il lettore anche una volta chiuso e riposto il libro.

Questo capolavoro letterario dell’illustre giornalista Carmelo Sardo promuove la cultura dell’apertura verso l’altro e non quella del pregiudizio, affinché anche a chi è spesso “invisibile”, anche a chi ha sbagliato ma ha acquisito consapevolezza dei propri errori, venga garantito il “diritto alla speranza” di un futuro migliore.