Detti celebri delle mamme sicule
- Autore: Consuelo Consoli
- Genere: Libri da ridere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Se non ci fossero le madri sicule bisognerebbe inventarle. Sono loro a dirimere e governare le esistenze di figli, mariti, padri, nonni, insomma di tutti gli uomini appartenenti alla loro famiglia. Nel farlo, oltre ad avvalersi di oculate strategie, non disdegnano il ricorso alle loro celeberrime frasi a effetto, delle quali si troverà ampia e doviziosa disamina nelle pagine di questo libro.
Poco importa se tanta solerzia generi a volte disorientamento nei destinatari: come disse Machiavelli, il fine non giustifica i mezzi? Mia madre non era siciliana eppure questa affermazione la sottoscrivo. Sono cresciuta con una miriade di mamme siciliane, le mamme dei miei migliori amici ed io stessa in fondo sono madre di due figli, madre siciliana.
Consuelo Consoli con l’ironia e la leggerezza dell’essere che la distingue ha scritto un libro esilarante “Detti celebri delle mamme sicule“ (Algra editore, 2019). Il volume scandito da sette capitoli che prendono il titolo appunto da sette modi di dire comuni delle donne sicule:
- Mangia ca si patutu;
- O laviti;
- Non trasiri ca è vagnatu;
- Si sempri fora;
- Si sempri a casa;
- Macari i pulici ianu a tussi;
- Canciti i mutanni ca su succeri quacche cosa e ti pottunu o spitali facemu mala cumpassa.
È una divertente descrizione delle donne siciliane, precisamente le mamme catanesi e del loro modo di essere e relazionarsi con gli uomini in particolar modo con i figli maschi. Consuelo con un’eccezionale bravura stilistica intersecando il dialetto colorito con le spiegazioni minuziose in italiano, ci fa un ritratto esatto, satirico e sarcastico di una serie di motti molto usati nella vita quotidiana in Sicilia. E allora queste mamme apprensive al contempo coccolano i figli con prelibati manicaretti, - tipo parmigiana, pasta alla norma, caponata, coniglio in agrodolce, sasizza di Piedimonte etneo, per dessert cannolicchi di ricotta- e li bacchettano obbligandoli a lavarsi spesso e a cambiare le mutande poiché potrebbero avere un incidente e finire in ospedale. Per intenderci le mamme sicule con i propri detti ripetuti incessantemente e controllati nella loro attenta e meditata applicazione hanno condizionato matrimoni, studi, attività lavorative, relazioni, esistenze intere dei loro figli maschi e della loro intera famiglia.
La mamma sicula è perennemente scontenta: apprensiva se il figlio non mangia, ma se mangia troppo lo rimprovera; si lamenta se il figlio non esce ma quando esce si lagna di rimanere sempre sola a casa; comunque sia e qualunque sia la fidanzata del figlio avrà qualcosa da ridire, troppo magra, troppo alta, riccia meglio no, se è straniera poi si sa moglie e buoi dei paesi tuoi. Insomma Consuelo ha fatto un ritratto divertente, ma al contempo reale spiegandoci alla fine le ragioni per cui la madre sicula ha bisogno di ricorrere a tutte queste sceneggiate. I motivi, secondo la saggia autrice sono fondamentalmente, tre:
- necessità periodica e incoercibile di dare sfogo all’animo da tragediante connaturato in lei;
- necessità di allenamento, al fine di raggiungere le eccellenze della suocera;
- necessità di preservare la sua immagine di angelo del focolare o Marunnuzza di Fatima.
Proprio quest’ultimo è il punto più importante: può infatti un essere celestiale come la madre sicula, imporre veti, condizionare, tiranneggiare? No, certo che no! e allora meno male che le sue antenate abbiano coniato delle frasi superbe come queste, altrimenti la sua esistenza sarebbe stata di gran lunga più complicata.
Detti celebri delle mamme sicule
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