Sentite uno strano formicolio alle dita? Le vostre mani hanno spasmi involontari o tremori improvvisi? Potreste avere il crampo dello scrittore, anche noto come crampo dello scrivano. E no, non è necessario essere scrittori per contrarre questo genere di disturbo che, in realtà, ha un’origine neurologica.
Non esiste nemmeno un limite d’età: lo si può contrarre da bambini in età scolare, così come da anziani, anche se solitamente è più diffuso tra i 30 e i 40 anni d’età.
Ciò che accomuna tutti i pazienti che ne sono affetti è il fatto di compiere le stesse azioni, nello specifico la rotazione continua del palmo della mano dall’alto verso il basso: un gesto che compie sia chi scrive, sia un operaio addetto a una catena di montaggio, un impiegato che lavora a lungo a computer, oppure chiunque utilizzi per un tempo prolungato le mani anche per un hobby o per suonare uno strumento musicale.
Si chiama crampo dello scrittore, perché nell’immaginario popolare era indotto dall’esercizio continuo della scrittura; ma in realtà è un disturbo più diffuso di quanto si pensi. Il nome è pittoresco, quasi metaforico, mentre la patologia in sé è tutt’altro che poetica e deve essere letta fuor di metafora utilizzando non il lessico letterario, ma quello scientifico.
Quali sono i sintomi? Cosa lo provoca? E, soprattutto, si può curare?
Scopriamolo nell’approfondimento che segue.
Crampo dello scrittore: cause e sintomi
Il crampo dello scrittore si manifesta in genere con i seguenti sintomi: dolori alle mani, spasmi involontari o tremori improvvisi. Il nome crampo dello scrittore dunque non è tanto dovuto alle cause della malattia, ma alle sue conseguenze: per chi ne è affetto scrivere, o il semplice gesto di impugnare saldamente una penna in mano per tracciare le lettere (soprattutto le linee curve), diventa impossibile e doloroso. Il disturbo, in alcuni casi, può diventare davvero invalidante.
Naturalmente ci sono vari livelli di gravità, si può passare dal semplice dolore alla vera e propria paralisi, nei casi più gravi si tratta di distonia oppure di distonia parossistica, quando la mano si paralizza in maniera prolungata, oppure assume delle posture anomale nel corso dello svolgimento di determinate azioni.
La causa del disturbo non è ancora nota, ma si pensa sia legato a ragioni neurologiche o, in alcuni casi, persino genetiche; non si esclude, solitamente nei casi episodici, lo stress. Non è raro che il crampo dello scrittore si manifesti già in età scolare: in tal caso si consiglia ai bambini l’adozione di penne speciali per agevolarli nella pratica della scrittura che potrebbe risultare difficoltosa.
In presenza di uno di questi sintomi (tremore, spasimi alla mano e alle dita, dolori articolari agli arti superiori) si consiglia di consultare il medico, perché si tratta di un disturbo neurologico che potrebbe celare un problema anche più serio, come la Sclerosi multipla o il Morbo di Parkinson. Insomma, il “crampo dello scrittore” non è certo da prendere con leggerezza o noncuranza associandolo semplicemente al modo di dire.
Crampo dello scrittore: come si cura?
Ci sono diverse cure per il crampo dello scrittore, naturalmente in base al livello di gravità con il quale si manifesta. Si va dalle terapie farmacologiche a uso orale: farmaci antiepilettici o antispastici, ma anche approcci di riabilitazione neuromotoria e di stimolazione magnetica.
L’aspetto più consolante della faccenda è che per il crampo dello scrittore c’è una cura; mentre per il blocco dello scrittore o per la bizzarra forma di ozio e insubordinazione di cui era affetto il caro Bartleby lo scrivano di Melville non è detto che ci sia.
Quindi fate attenzione a non confondere tra loro questi disturbi: eh, no, spiace dirlo, ma il “crampo dello scrittore” non può valere come scusante!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Crampo dello scrittore: cos’è e cosa lo provoca
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