In maggio il via al lungo calendario di eventi, mostre, itinerari dedicati a Giorgio Vasari pittore, architetto e storico dell’arte che inventò la biografia degli artisti: la sue Vite raccontano i maestri italiani dal Duecento al Cinquecento e, tra aneddoti e fatti verificati, regalano un testo attuale e di interesse per studiosi e appassionati.
Di certo tra gli artisti rinascimentali italiani è il più legato al mondo della letteratura. Senza dubbio il primo dotato del talento del narratore. Giorgio Vasari è architetto, pittore, storico dell’arte ante litteram. Le sue Vite de’ più eccellenti pittori, scultori e architettori sono tutt’oggi fonte di aneddoti e informazioni sulle biografie dei grandi maestri del suo tempo.
Nel 2024 cadono i 450 anni dalla morte dell’autore, avvenuta a Firenze il 27 giugno 1574. La sua Arezzo, che gli ha dato i natali e conserva un patrimonio inestimabile di libri, opere, dipinti, si prepara a ricordarlo degnamente.
Chi era Giorgio Vasari, l’architetto dei Medici
Essere pittore nel secolo di Leonardo Da Vinci, Raffaello, Michelangelo, Botticelli può rivelarsi una sfida, uno scherzo del destino. Vasari è di famiglia umile, ma estremamente talentuoso. Abbastanza per reggere il confronto con i grandi dell’epoca. Dipinge, molto per Arezzo. Soggetti sacri, soprattutto. A Firenze e a Roma incontra il favore della corte Medicea. Cosimo de’ Medici gli affida la risistemazione del Palazzo della Signoria e la creazione degli Uffizi, gli uffici amministrativi secondo il progetto originale, poi trasformati in pinacoteca e oggi museo ammirato e riconosciuto. Ma l’architetto esaudisce anche un’esigenza speciale. Crea il corridoio vasariano, un itinerario privatissimo che percorre Ponte Vecchio e porta i Medici attraverso la città, fino a Palazzo Pitti.
“Le Vite” di Giorgio Vasari tra metodo e fantasia
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Ma è in un libro che Giorgio Vasari trova l’immortalità. L’intuizione è di quelle semplici ma geniali: perché non raccontare le vite e le opere dei più grandi artisti italiani? All’epoca pittori e scultori sono considerati poco più che artigiani.
Vanno a bottega per perfezionare il talento. Gareggiano per le assegnazioni, i moderni appalti. Ma sono lontanissimi dalla venerazione di cui godono oggi. La loro vita, per esempio, non è di alcun interesse per i contemporanei.
Vasari gira l’Italia, raccoglie informazioni, aneddoti, curiosità e li scrive. È meticoloso, senza perdere fantasia. Inventa un genere nuovo: la biografia d’artista.
Tremila pagine che coprono il periodo compreso tra Duecento e Cinquecento, tra note reali e altre più fantasiose, consentendo uno sguardo diretto su esistenze altrimenti perdute. Capitoli su capitoli che uniscono all’importanza documentaria anche una grande capacità narrativa e si possono leggere come un romanzo.
In origine l’opera, di cui si conoscono due edizioni risalenti al 1550 e al 1568, era accompagnata da un “Libro de’ disegni”: una vera e propria collezione, purtroppo dispersa alla morte dell’autore, di schizzi realizzati dallo stesso Vasari che aveva immaginato anche un corredo di immagini alle descrizioni dei quadri e delle sculture più famose. Un altro segno della capacità dell’autore di tenere avvinto il lettore.
Di Raffaello Sanzio, corteggiato da papi e principi, amico di poeti e letterati scrive:
Non meno eccellente che grazioso, non visse da pittore, ma da principe.
Gentile ed elegante, è anche definito:
Persona molto amorosa et affezionata alle donne, e di continuo presto ai servigi loro
.
Per Michelangelo Buonarroti Vasari è Messer Giorgio. Li lega un’amicizia sincera e una stima profonda. Tra i due c’è uno scambio continuo di sonetti, lettere, riflessioni sull’arte. Vasari definisce l’autore del David in questi termini:
Divino e meraviglioso artista.
E ancora:
Ma quello che fra i morti e i vivi porta la palma e trascende e ricuopre tutti è il divino Michel Agnolo Buonarroti il qual non solo tiene il principato di una di queste arti, ma di tutte e tre insieme.
Leonardo da Vinci è invece genio instabile:
Mirabile e celeste
Ma di lui lo colpisce la curiosità verso ogni campo del sapere. Quella continua ricerca che non sembra dargli pace:
Nella erudizione e principii delle lettere avrebbe fatto profitto grande, se egli non fosse stato tanto vario e instabile. Perciò che egli si mise a imparare molte cose e, cominciate, poi l’abbandonava.
Recensione del libro
Le vite dei più eccellenti pittori, scultori e architetti
di Giorgio Vasari
“Arezzo. La città di Vasari”: un anno di eventi
Se Roma e Firenze per Vasari rappresentano il successo, Arezzo è il legame con le origini. E prepara un anno di eventi, tra incontri, mostre e appuntamenti. Tutti sotto il titolo di Arezzo. La città di Vasari.
Come in una mappa il progetto unisce archivi, musei, biblioteche, istituzioni e fondazioni. Si parte a maggio. E l’intero centro urbano diventa museo a cielo aperto collegato grazie a itinerari studiati: in fondo qui tutto parla di questo del genio poliedrico del Cinquecento.
Da Casa Vasari, con il contrasto tra la severità degli esterni e la sontuosa magnificenza degli affreschi interni realizzati dal proprietario, fino alle Logge di Piazza Grande, dalla badia delle Sante Flora e Lucilla ai dipinti delle chiese della Santissima Annunziata e della Santissima Trinità.
Un calendario ricchissimo accompagna questo viaggio intorno all’uomo e all’artista in un susseguirsi di date. Valgano due per tutte: l’esposizione inaugurale negli spazi della Biblioteca comunale intitolata Per gloria dell’arte et honor degli Artefici: Vasari scrittore e artista immortale a cura di Elisa Boffa.
La mostra attraverso testi antichi, stampe e manoscritti racconta le origini della famiglia, la formazione, il suo operato di architetto e pittore, gli scritti e i contributi successivi alla morte.
Giorgio Vasari: il Teatro delle Virtù
Cuore dell’intero anno vasariano sarà l’appuntamento internazionale a cura di Cristina Acidini in collaborazione con Alessandra Baroni, quando in città arriveranno o torneranno opere da collezioni internazionali. E poi tavole dipinte, disegni, lettere, manoscritti e volumi dell’Archivio Vasariano. Insieme comporranno la mostra Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù ospitata presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea. E racconteranno ancora una volta la sensibilità e lo spirito innovativo di un protagonista poliedrico e indiscusso del Rinascimento.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Arezzo celebra Giorgio Vasari a 450 anni dalla morte dell’autore delle “Vite”
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