Alcuni ricordi sembrano non svanire mai, anche a distanza di anni. È il caso di Marta, 35 anni, che ancora oggi sogna con angoscia il suo esame di maturità.
"Mi capita spesso di rivivere quell’ansia come se fossi ancora lì, davanti alla commissione, senza riuscire a dire nulla"
Così racconta la giovane donna. Come molti ex studenti, Marta sperimenta un fenomeno comune: il ritorno nei sogni di momenti di forte stress legati a prove scolastiche importanti.
Questi sogni, spesso ricorrenti tra chi ha vissuto esperienze di grande pressione durante gli anni di scuola, dimostrano come l’impatto emotivo di eventi significativi possa durare molto più a lungo di quanto ci si aspetti.
Esame di maturità: una riflessione
Sono troppo vecchia per avere un ricordo così lucido di una maturità che ai miei tempi non si concentrava in poche prove d’esame, ma in tutte le materie che costituivano il programma: dall’italiano alla musica, ogni materia aveva singoli insegnanti esterni che ci interrogavano e davano un giudizio, riservandosi di rimandarci a settembre se l’esame non veniva superato.
Forse era per questo che la possibilità di un recupero toglieva all’esame quel terribile patema d’animo che sembra prendere gli studenti che, con le riforme successive, si sono trovati a giocarsi un intero anno in poche prove scritte e un unico colloquio definitivo.
Se a questo aggiungiamo la narrazione martellante a cui gli studenti sono sottoposti, da una retorica che li vede spaventati e intimoriti di fronte a prove a cui dovrebbero essere abituati durante le interrogazioni nel corso dell’anno, l’esame si carica di connotazioni negative e ansiogene.
Non solo la scuola, ma la società tutta sembra avere esteso il concetto di esame in una sfera di negatività, piuttosto che far risaltare l’importanza di un check-up alla fine di ogni percorso in termini di crescita e di apertura verso nuove vie da intraprendere successivamente.
Trovo piuttosto patetico che si chieda anche a persone note di raccontare i loro patemi d’animo alla vigilia del loro esame di maturità e non a chi lo ha affrontato con serenità e con rafforzata speranza per il futuro che li attende.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Ansia per l’esame di maturità: è davvero necessaria? Una riflessione a posteriori
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