

Stasera 28 gennaio andrà in onda su Iris, canale 22 del digitale terrestre, I ponti di Madison County la pellicola diretta da Clint Eastwood nel 1995 tratta dal romanzo omonimo I ponti di Madison County di Robert James Waller del 1992.
I ponti di Madison County è una pellicola senza tempo che l’intensità dell’interpretazione di Clint Eastwood e Meryl Streep ha reso immortale. Alla sua uscita il film sbancò al botteghino guadagnando un totale di 182 milioni di dollari a fronte dei 22 milioni di dollari investiti per la produzione. Fu accolto positivamente dalla critica che elogiò in particolare Meryl Streep, per l’occasione candidata all’Oscar come “Miglior attrice protagonista”.
The Bridges of Madison County è ritenuta una delle migliori pellicole di Clint Eastwood nel doppio ruolo di regista e attore, e ancora oggi è considerata una delle storie d’amore più struggenti della storia del cinema.
I ponti di Madison County: la trama
Alla morte dell’anziana madre Francesca, i fratelli Caroline e Micheal ritrovano un diario nel quale la donna rivela una storia d’amore segreta sepolta nel passato. Inizia così un lungo flashback che porta gli spettatori nella torrida estate del 1965, quando Robert Kincaid (Clint Eastwood, Ndr), un fotografo di mezza età, giunge in una sperduta fattoria in mezzo ai campi.
Il suo intento è chiedere indicazioni per i ponti di Madison County che è incaricato di fotografare dal National Geographic. L’uomo conosce così Francesca Johnson (Meryl Streep, Ndr), una casalinga madre di due figli, una donna indaffarata ma dallo sguardo malinconico.
Francesca è sola perché il marito e i figli sono partiti per una fiera del bestiame che durerà l’intero fine settimana. La donna e Robert stringono amicizia e in breve tempo il loro incontro fortuito si trasforma in una profonda passione.
Ma la loro storia d’amore non è destinata a durare: c’è il richiamo alle responsabilità della vita che è più forte delle ragioni del cuore.
La scena finale è una delle più struggenti della storia del cinema, complice l’interpretazione superlativa di Meryl Streep. I suoi occhi sgranati che guardano fuori dal finestrino restituiscono allo spettatore una malinconia indicibile, che si accompagna alla consapevolezza dell’impossibilità dell’amore.
I ponti di Madison County: differenze libro-film


Il romanzo di Robert James Waller alla sua pubblicazione fu un successo da oltre 50 milioni di copie vendute in tutto il mondo. In un’intervista lo scrittore dichiarò che il libro fosse in parte autobiografico, suscitando la commozione del pubblico.
Il libro fu pubblicato in Italia dalla casa editrice Sperling & Kupfer.
Clint Eastwood e lo sceneggiatore Richard LaGravanese nell’adattamento cinematografico hanno cercato di rimanere il più fedeli possibile al romanzo di Waller. La trama del libro è infatti mantenuta intatta, tranne forse per alcuni episodi che sono più dilatati nei tempi oppure in parte ridotti rispetto all’originale. A cambiare sottilmente è la struttura della trama: i continui salti temporali tra passato e presente sono infatti assenti nel romanzo che ha invece un’andatura più lineare.
Viene modificato però in maniera sostanziale il punto di vista del romanzo. Nel libro infatti è Robert a narrare la propria storia, mentre nel film il racconto è affidato alle memorie del diario di Francesca.
Il punto di vista del film di Eastwood è tutto al femminile e affidato alla bravura attoriale dell’incantevole Meryl Streep.

Recensione del libro
I ponti di Madison County
di Robert James Waller
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I ponti di Madison County: le differenze tra il libro e il film stasera in tv
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Meno male qualcosa di più serio della tragica pantomima pasticciata del Quirinale..