Nella Collana Le Strade la casa editrice Fazi pubblicherà l’8 ottobre il romanzo “Lo schiavista” (2016, pp. 384, euro 18,50, titolo originale The Sellout, traduzione di Silvia Castoldi), appena entrato nella short list del Man Booker Prize, scritto da Paul Beatty, nato nel 1962 a Los Angeles, che ha studiato Scrittura Creativa al Brooklyn College e Psicologia alla Boston University.
Paul Beatty che ha tre figli e vive a New York, nel prossimo novembre sarà in tour in Italia, a partire da BookCity. Vincitore del National Book Critics Circle Award 2015, tra i favoriti al Pulitzer, al 4° posto nella Top Ten della New York Times Book Review, nelle classifiche dei libri più importanti del Washington Post, New Yorker, Financial Times, Guardian, Los Angeles Times, Publishers Weekly e molti altri, “Lo schiavista” si può considerare un vero caso letterario ed editoriale.
Una satira pungente sulla razza e sulla giustizia sociale. Un’esplosione di comicità, provocazione e prosa brillante da uno degli scrittori più audaci, divertenti e geniali d’America. Il testo che ha venduto 75000 copie negli USA, ha fatto sì che il Los Angeles Times lo giudicasse uno
“Fra i più importanti e difficili romanzi americani del ventunesimo secolo. Un racconto feroce che i lettori non dimenticheranno mai”.
La trama del romanzo
Nato a Dickens, ghetto nella periferia di Los Angeles, il protagonista è rassegnato al destino del californiano della classe medio-bassa. Cresciuto da un padre single, controverso sociologo, ha passato l’infanzia fungendo da soggetto per una serie di studi psicologici sulla razza. Gli è sempre stato fatto credere che il lavoro pionieristico del padre sarebbe stato accorpato in un memoir che avrebbe risolto i problemi economici della famiglia. Ma quando il padre viene ucciso dalla polizia in una sparatoria, si rende conto che non esiste nessun memoir: l’unico lascito del genitore è il conto del funerale low cost. Fomentato da quest’imbroglio e dallo sfacelo generale della sua città, il protagonista si dà da fare per riparare a un altro torto subito: Dickens è stata letteralmente cancellata dalle carte geografiche per risparmiare ulteriore imbarazzo alla California. Dopo aver arruolato il più famoso residente della città, Hominy Jenkins, celebrità caduta in disgrazia, dà inizio alla più oltraggiosa delle azioni concepibili: ripristinare la schiavitù e la segregazione nella scuola locale. Idea grazie alla quale finisce davanti alla Corte Suprema.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: I primi di ottobre in libreria per Fazi “Lo schiavista” di Paul Beatty
Lascia il tuo commento