Urbino, Nebraska di Alessio Torino

La morte per overdose di due sorelle fa da sfondo a quattro storie indipendenti che costituiscono il nuovo romanzo di Alessio Torino.
Ambientato nella sua Urbino, i quattro protagonisti, così come le quattro vicende, sembrano essere completamente autonomi, a parte il fatto che in un modo o nell’altro sono legati alla figura delle sorelle, trovate con un ago in vena su una panchina pubblica. Ma questa indipendenza è forse solo in apparenza. Tutti vivono un qualche disagio che sembra in qualche modo legato a una città che pretenziosamente si pone al centro del mondo, chiudendosi dentro le sue mura per non far entrare nessuno e renderne difficoltosa la fuga. La neve nel quarto racconto è quasi simbolica di questo.

Fuga che è dibattuta in qualche modo dalla prima protagonista, Zena; è in attuazione nel secondo, Nicola; è avvenuta nel terzo, Mattia. Ma una fuga da cosa? Quale è il peso che non riescono a sostenere i vari personaggi? Un peso che sembra derivare da una situazione non risolta e che in un modo o nell’altro non si riesce ad affrontare, ma che, se non affrontata, la si porta dietro finanche alla morte, come per il nonno di Federico, nel quarto racconto.

Un altro punto in comune tra le quattro storie è il sottofondo musicale che l’autore tende a dare nei vari racconti facendo riferimento ad alcune canzoni, rifiutando quelle di Bruce Springsteen, fatta eccezione per Nebraska, che troviamo appunto nel titolo del libro.

E forse proprio come in Nebraska, anche qui c’è la disillusione per la vita, l’impossibilità quasi di scappare dai propri errori o dalle proprie colpe, l’incapacità di dare una reale svolta alla propria esistenza. Anche il modo di narrare sembra un po’ ricalcare quello del cantante in questo album, quasi piatto, che non vuol dire, ovviamente, che non produce emozioni, ma che serve a evidenziare il non-senso di tante situazioni, se non della esistenza intera.

"Urbino, Nebraska" è un libro da leggere, magari accompagnato prima e dopo dal sottofondo musicale del brano di Springsteen.