Un insolito trio di Elena Basile

Un insolito trio (pagg. 206, La Lepre Edizioni, 2023) è l’ultimo romanzo dell’ambasciatrice d’Italia, Elena Basile, ma anche fine scrittrice e romanziera.
È la narrazione di tre generazioni a confronto.
Tre diplomatici che fanno fatica ad integrarsi con il mondo chiuso del Ministero.
Serafini, ambasciatore sessantenne, con stroncata la sua carriera in Africa solo e soltanto per aver ascoltato la sua coscienza, denunciando la corruzione nella cooperazione internazionale.
Giulia, giovane e timida, entrata in Farnesina quasi casualmente ed incapace di vivere adeguandosi al mondo che la circonda che però suscita dell’affetto da parte di Serafini.
Poi c’è Giancarlo, un quarantenne omosessuale, un poeta, che lavorò con Serafini in Africa, ma nutre un affetto astratto per Giulia e comprende che non potrà mai appartenerle.

Attraverso l’analisi, attenta e profonda, di ciascuno dei personaggi della nostra storia, Elena Basile ci fa comprendere - e bene - il carattere degli stessi.
Nella lettura, pagina dopo pagina, ma soprattutto grazie a uno stile fluido, vengono descritti alla perfezione i rapporti che si intersecano tra i nostri personaggi nel loro complesso ambito lavorativo.
Il romanzo è diviso in tre parti (ciascuna delle quali potrebbe essere un romanzo a parte): “Un ricordo di Giulia”, “Il ministro Serafini”, “Il poeta”, nelle quali la Basile analizza, ed alla perfezione, in uno stile fluido, con una scrittura leggera, ma piena di chiaroscuri.
Come riporta la quarta di copertina:

[…] raffinata nella sua semplicità, capace di svelare al lettore l’essenza dell’anima dei tre protagonisti.

Ma emergono anche affetto, passioni oscure, il tutto circondato, e per l’intero romanzo, dall’inseguimento di una serenità mai veramente vissuta.
Troviamo, e bene, delle impressioni di vita vissuta e, tra le sue righe, anche amore, passione, dolore, amicizia (ma quella vera), speranza, e quindi, senza dubbio, anche gioia.
Anche in questo romanzo, come nel precedente In Famiglia (2022) ci sono aspetti autobiografici dell’autrice (Giulia), ma questa volta dal punto di vista lavorativo e anche critico nei confronti della burocrazia ministeriale.

Elena Basile ha sempre il coraggio di dire la verità, e la verità, se non è conforme a certi canoni o poteri, fa male e chi la dice viene offeso, attaccato e vilipeso.
È un romanzo che consiglio ed è sicuramente la continuazione di una lunga e prestigiosa carriera di scrittrice che Elena Basile ama molto soprattutto adesso che ha lasciato la carriera diplomatica.
Ed è proprio nella quarta di copertina che c’è la sintesi del romanzo:

“L’amicizia è sempre un gioco di specchi?”.

Chissà?