Un caso per Maraschino di Paolo Zagari

Paolo Zagari è scrittore, critico cinematografico, regista e produttore di documentari come “Bosnia le radici spezzate”, “Los Tanos” e “Il deserto degli affetti”, ed è autore e regista di trasmissioni Rai, tra cui “Chi l’ha visto”, “Crash”, “Sereno Variabile”, “Rai Storia”, “Una giornata particolare” e “Il mondo di Quark”. Nel 2007 ha vinto il Premio Ilaria Alpi con il reportage “Il mercato delle braccia”. Nel 2010 ha vinto il Premio popolare Repubblica.it con l’inchiesta “Terra di nessuno”. Scrive e pubblica per Fazi: Smog e Il tradimento preventivo. Nel 2019 ha pubblicato Soli, bastardi e sentimentali, seguito nel 2021 da Fuori dall’algoritmo e da Romanzetto marino nel 2023. Ora, con la casa editrice Fratelli Frilli, pubblica Un caso per Maraschino, un giallo per antonomasia, definito da Fulvio Abbate come: “Un ago ipodermico conficcato nella Capitale. Mi è piaciuto”.

Chi è Maraschino? È un giornalista che lavora al quotidiano “La Civetta”, si chiama Piero e si occupa principalmente di cronaca nera, e:

Erano vent’anni che Maraschino lavorava per la nera: televisione, radio, carta stampata, testate online. Free lance, conosceva un po’ tutti. [...] Non era fanatico del lavoro. Aveva bisogno dei suoi ritmi, dei suoi spazi, di fughe mentali e prolassi sentimentali.

Maraschino ha un rapporto tutto particolare con la sua gatta Ollie e una relazione sui generis con una giovane psicologa, Veronica, che ne sopporta tutti i difetti e i suoi strambi ritmi lavorativi. In questo momento è stato incaricato di seguire un omicidio avvenuto in città: un uomo è morto, seduto su una panchina, ucciso con un colpo di pistola dritto al cuore. Chi è la vittima? Tale Lucchini Fabrizio:

Aveva sessantatrè anni. Il suo ristorante era ben frequentato, e con ben frequentato si intendevano artisti, politici, calciatori, mafiosi, escort, e puttane. Era sposato con una trentenne che al “cenacolo” non si vedeva mai. Il suo passato non era cristallino, ma i suoi debiti con la giustizia li aveva saldati e da qualche anno tutto filava liscio.

Ciò che più colpisce in questa uccisione è che:

Effettivamente prendersi la briga di trasportare un cadavere a Trastevere è abbastanza strano se non inverosimile.

Maraschino non può che tuffarsi in un caso che presenta molti punti oscuri, e inizia una sua personale indagine parallela a quella ufficiale. Riuscirà a trovare il colpevole, restituendo dignità alla povera vittima?

Un caso per Maraschino è un romanzo che è a metà tra commedia e thriller acuto, le cui basi si individuano nella figura dell’investigatore, un giornalista di cronaca nera, cinico e paziente, antiretorico, capace di osservare con attenzione, formulare ipotesi fini e sottili. Profondo conoscitore della realtà in cui vive, Pietro Maraschino, di Roma, fa emergere tutti i suoi lati oscuri e deboli attraverso una dialettica rara e pungente. Ne scaturisce un giallo per intenditori del genere, di ottimo impatto sul lettore, che non può che divertirsi con una trama ricca e compatta, composta da personaggi perfettamente delineati. Per amanti del genere una perla letteraria, la cui lettura si fa sempre più interessante con il procedere della narrazione.