

Da oggi 9 febbraio arriva nelle sale italiane TÁR il film diretto da Todd Field che, pare, vede Cate Blanchett nel ruolo della vita: l’attrice australiana sarebbe in lizza per il suo terzo Oscar. TÁR ha già diviso la critica americana che l’ha definito in vari modi, come una “sinfonia caotica” o come “un film sul potere nell’era della cancel culture”. Nessuno, però, si è permesso di criticare l’interpretazione di Blanchett che, per il ruolo dell’acclamata direttrice d’orchestra Lydia Tar, ha già conquistato la Coppa Volpi al Festival di Venezia e un Golden Globe.
Ma di cosa parla TÁR e, soprattutto, cosa c’entra questo film con la letteratura, direte voi.
Ebbene, vi anticipiamo che c’è di mezzo un libro che avrà un ruolo chiave nello svolgimento delle vicende: si tratta di Challenge di Vita Sackville West.
Scopriamo ora più nel dettaglio trama e trailer del film TÁR e il libro a esso legato.
TÁR: la trama
L’ascesa e la caduta di una donna di potere. Potremmo ridurre l’intera trama di TÁR a questa breve - e lapidaria - sentenza. Ma, ovviamente, il film è molto di più. La pellicola di Field ci racconta tre settimane della vita di Lydia Tar, direttrice d’orchestra della prestigiosa filarmonica di Berlino, ammirata e adulata poiché è la prima donna della storia a ricoprire un simile ruolo. Tre settimane di vita che, in verità, sembrano essere un unico, infernale, terribile giorno. Tar è alle prese con l’evento epocale della sua carriera: deve dirigere la Sinfonia n. 5 di Mahler, esecuzione che si preannuncia essere il suo capolavoro. La donna è quindi completamente assorbita nello sforzo artistico della creazione.
Ben presto, però, capiamo che questa donna, apparentemente straordinaria, non è solo il suo prodigioso curriculum, ma un essere conturbante e sfaccettato che cela in sé un mondo complesso, altalenante, paranoico.
Lydia Tar vive in un appartamento simile a un bunker con la compagna Sharon, violinista di prima fila dell’orchestra, e la figlia adottiva di origine siriana, Petra. Il clima familiare è tutt’altro che idilliaco perché, come osserva Sharon, ogni relazione per Tar sembra essere una “co-dipendenza tossica reciproca”. Tutte le relazioni che Lydia intesse con gli altri sembrano essere transazionali, ovvero devono portare un preciso “contributo” alla sua carriera. Su questo personaggio si addensano delle ombre che sembrano oscurare il suo lato splendente, affermato, di successo: è una professionista rinomata o una sadica predatrice? La pellicola di Field ci trascina nella psiche di Lydia come in un incubo dai tratti psichedelici, surreali, mentre il confine tra ciò che è reale è ciò che non lo è si fa sempre più labile.
La brillante carriera di Tar si incrina quando nella sua vita inizia a far capolino un fantasma. Una sua ex collaboratrice si suicida e, in seguito a questo evento, Lydia precipita in un baratro fatto di paranoie, incubi, notti insonni, manie di persecuzione.
Il principio della fine e la vera natura di Lydia Tar sono, però, da rintracciare in un indizio preciso e non casuale che ci viene fornito nella prima metà del film: si tratta di un libro, precisamente di Challenge di Vita Sackville-West, un classico del Novecento inglese dalla storia editoriale controversa.
TÁR e il libro di Vita Sackville West
Lydia Tar riceve un libro accuratamente impacchettato: dopo averlo scartato e aver letto il titolo, Challenge di Vita Sackville-West, lo getta nella spazzatura del bagno di un aereo.
Il libro ci fornisce, in realtà, un indizio preciso. Era stato inviato a Lydia da Krista Taylor, una sua ex collaboratrice poi misteriosamente estromessa dal suo programma di tutoraggio per le borse di studio.
Quando approda a Berlino, pronta per pranzare con il suo mentore, Lydia scopre che Krista è morta. Quello che ancora Tar non sa è che la donna ha lanciato gravi accuse contro di lei. Dopo aver appreso la tragica notizia Lydia chiede immediatamente alla sua collaboratrice, Francesca, di cancellare tutte la mail che lei e Krista si sono scambiate - lasciando chiaramente intendere di aver qualcosa da nascondere.
Da questo momento Lydia inizierà a vedere il fantasma di Krista ovunque, sarà perseguitata dall’eco di urla di donne disperate e inizierà a patire una crescente sensibilità al suono. Non vi sveliamo oltre per non guastarvi la visione del film, ma vi invitiamo a riflettere sul libro di Vita Sackville-West che appare per una breve sequenza. Challenge di Vita Sackville-West rappresenta infatti un’importante chiave di lettura del film TÁR.
Challenge di Vita Sackville-West


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Challenge (in italiano tradotto come Sfida e pubblicato da Rusconi Libri nel 1982) è infatti il secondo romanzo di Vita Sackville-West, la nota scrittrice amante di Virginia Woolf. Fu scritto nel 1920.
Il libro era pronto per essere dato alle stampe ma, all’ultimo momento, l’autrice decise di ritirarlo perché temeva lo scandalo che avrebbe suscitato. Challenge quindi sarebbe rimasto inedito per oltre cinquant’anni.
Cosa vi era di così scandaloso nella storia?
Challenge narra la storia d’amore tra un giovane inglese, Julian, ed Eve la donna che lui adora. I due viaggiano in Grecia e si stabiliscono sull’isola immaginaria di Herakleion, dove diventano le figure centrali di una rivoluzione politica; ma ben presto il loro idillio amoroso si trasforma in un dramma di gelosia e tradimento.
Vita Sackville-West decise di ritirare il libro e non darlo alle stampe perché la trama rispecchiava, con appassionata sincerità, la relazione amorosa intessuta tra lei e l’amica-amante Violet Trefusis. Per lei Vita aveva superato ogni convenzione e limite sociale, abbandonando il marito, Harold Nicolson, e addirittura l’Inghilterra.
Il titolo “Sfida” fa riferimento proprio alla sfida di osare, alla “sfida di amare”. Il libro fu scritto dall’autrice proprio in presenza dell’amata Violet durante la loro fuga romantica a Parigi.
Si spiega nell’introduzione, scritta da Stella Duffy, che Vita era solita leggere ogni sera delle parti del romanzo alla compagna per correggerle e abbellirle: proprio nei folgoranti dialoghi tra i due protagonisti possiamo ritrovare traccia di queste correzioni.
Sì, ho cercato di giudicare la nostra posizione secondo i codici ordinari; devi avermi giudicata ridicola.
Il risultato fu un romanzo che appare come una sorta di dramma greco, senza lieto fine.
Nel libro di West la donna protagonista, Eve, minaccia il suicidio dopo la separazione dell’amato.
Questo spiega il perché della comparsa del libro nel film TÁR: quando Lydia trova la copia di Challenge in aereo siamo in presenza di un indizio preciso, di una sorta di premonizione. Con quel libro Krista le vuole anticipare il suo suicidio. Sarà proprio questo tragico fatto - di cui abbiamo la premonizione letteraria - a innescare la catena di eventi distruttivi e paranoici che scopriremo durante la visione del film.
Un piccolo reminder per tutti noi lettori cinefili: quando vediamo un libro in un film ricordiamoci di non trascurare mai l’importanza del titolo e della copertina, potrebbero svelarci molto più di una trama intricata e - apparentemente - senza soluzione.
TÁR: il trailer italiano
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: TÁR: qual è il libro di Vita Sackville-West citato nel film
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