Stanza 218 di Giacomo Ferraiuolo

Giacomo Ferraiuolo con Stanza 218 (Dark Zone, 2019) ci trascina in un incubo (apparentemente) senza fine.
Ah, le vacanze… Il momento in cui si stacca la spina, ci si gode un po’ di libertà, un po’ di svago, ci si ricarica per tornare alla solita routine più forti di prima! Questo pensava Antonio, partito con la madre per una bella vacanza a casa della zia. Una vacanza che ben presto si tramuterà in un vero e proprio inferno, un’eventualità che nessuno aveva messo in conto.

Un inferno che scaverà in un passato oscuro e tormentato, un passato dal quale emergerà una carica di violenza unica e, purtroppo per il protagonista di questa storia, spietata. Le cose brutte le seppelliamo sempre in profondità, così tanto da illuderci che non usciranno mai più allo scoperto. Errore…

Giacomo Ferraiuolo, dopo aver sconvolto le nostre giornate (soprattutto le notti) con l’incubo che risponde al nome di Nora, torna con un prequel che gelerà il sangue come, e forse più, del predecessore.
Stanza 218 è un libro dedicato a chi non è davvero debole di stomaco, e già in quel caso la sfida da affrontare sarà ardua.
Una storia cruda, sincera, che non lesinerà colpi bassi, pagina dopo pagina. Una storia dedicata a chi non teme nulla, gli altri ne stiano alla larga, o ne subiscano il fascino, a loro rischio e pericolo.
Un libro che susciterà emozioni forti, questa è una certezza. Una bella certezza.