In libreria con la casa editrice Nord dal 12 gennaio 2012, Se fosse per sempre è il debutto della scrittrice Tara Hudson e il primo volume di una trilogia paranormal romance, destinata a un pubblico young adult.
Incredibilmente dolce e terribilmente triste: forse già solo questi due aggettivi basterebbero a descrivere un libro che è un sogno a occhi aperti, una storia fatata scritta per un pubblico giovane ma destinata a commuovere anche chi di anni ne ha un po’ di più, ma non per questo rinuncia a sognare, a credere che al di là del mondo in cui viviamo ci sia altro, una realtà parallela che ci osserva e ci assiste, arrivando talvolta a influenzare le nostre esistenze, i desideri e le decisioni.
Amelia sa di essere un fantasma, ma questa è la sua unica consapevolezza: giovane e disorientata, la ragazza non sa da quanto tempo è morta, né come e non conserva alcun ricordo della sua vita terrena.
In bilico tra due mondi, incapace di passare attraverso le porte come i fantasmi della tradizione popolare eppure invisibile agli occhi umani, Amelia è legata da un filo invisibile al fiume in cui probabilmente è annegata. Forse è morta suicida, forse è stata uccisa, sta di fatto che la ragazza non riesce ad allontanarsi dalle rive del fiume lungo cui si aggira continuamente, inquieta, e in cui a volte sogna di annegare. Perché, anche se non può dormire come un essere umano, anche Amelia sogna: talvolta, infatti, le capita di perdere i sensi e di provare sensazioni agghiaccianti, fin troppo reali…
È proprio al risveglio da uno di questi misteriosi sogni che Amelia si trova improvvisamente ad annaspare nelle acque gelide, con il terrore che le attanaglia lo stomaco. La differenza, però, è che questa volta non è sola: accanto a lei c’è un ragazzo, vivo, che sta per affogare.
Pur non potendolo toccare, Amelia riesce a infondergli il coraggio di nuotare verso la riva e grande è la sua sorpresa quando si rende conto che il ragazzo non solo può vederla, ma anche interagire con lei al punto da sfiorarle una guancia con le dita. Al tocco di lui, la pelle della ragazza freme, come accarezzata da una scossa elettrica e Amelia capisce che forse da quel momento in poi non sarà più sola, soprattutto se, come sembra, Josh – così si chiama il ragazzo – è ben deciso ad aiutarla a ricordare il suo passato e a scoprire chi l’abbia uccisa.
Un tenero, romantico legame nasce tra i due nonostante l’opposizione della nonna di lui, la veggente Ruth, in grado di sentire la presenza degli spiriti defunti incatenati sulla terra e ben decisa a scacciarli via. Perché non tutti gli spiriti sono benevoli, anzi, l’acqua nasconde presenze maligne che stanno dando la caccia proprio ad Amelia…
La scrittura di Tara Hudson è perfettamente modulata alla sensibilità poetica della protagonista, che vaga per il mondo inquieta come può esserlo solo un’anima persa, privata sia del passato che del presente. Leggendo questo romanzo, è facilissimo immedesimarsi nella mente della ragazza, provare ciò che prova, pensare ciò che pensa; il suo punto di vista, infatti, è quello attorno cui ruota l’intera narrazione. Ne consegue che gli eventi sono ricchi di pathos, attesa e aspettative, e che la partecipazione emotiva sale alle stelle quando il lettore viene infine reso partecipe di cosa è effettivamente accaduto la notte in cui Amelia è caduta nelle gelide e oscure acque del fiume. “Se fosse per sempre” non delude affatto le aspettative del pubblico più romantico, rivelandosi una delle più belle favole mai narrate.
Se fosse per sempre
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Bella recensione, scorrevole ed invitante, come l’acqua ... quella che ti avvolge e ti lambisce, ti trasporta e ti sostiene.
Immergersi nei flutti e nei rivoli del racconto, galleggiare abbandonandosi allo sciabordio ... e poi tornare a respirare ... salvi!
Mi chiamo Margherita, ho letto questo romanzo qualche giorno fa’ e già scorrendo tra le prime righe mi sono sentita trascinare sempre di più, proprio come la corrente del fiume.
Il romanzo, coinvolgente in ogni sua parola è stato un’esperienza così unica ed emozionante che, in un battito di cuore, mi sono ritrovate alle ultime righe ma.... la mia gioia era incontenibile...
Complimenti a Tara Hudson.