

Pretendi un amore che non pretende niente
- Autore: Francesca Cerutti
- Genere: Romanzi d’amore
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Uno dei libri più belli e interessanti che ho letto quest’estate. Una serie di brevi racconti, otto in tutto, ambientati in una Milano che fa da cornice e che la si riscopre nella bellezza delle sue strade e delle sue piazze, dalla Basilica di Sant’Ambrogio a Piazza Aulenti, dalla Pinacoteca di Brera al Corso Buenos Aires, tra le note di canzoni molto amate e frasi di scrittori mai dimenticati. Storie che, come scrive l’autrice, sono dedicate alle coincidenze, alle piccole ribellioni e agli amori che non pretendono niente.
Pretendi un amore che non pretende niente (AUGH!, 2023) sono racconti che narrano l’amore imperfetto, non corrisposto, ma anche l’amicizia, i sentimenti nelle loro declinazioni.
E il tempo, quello dell’attesa, del dubbio, dell’innamoramento, dell’incontro, del passato, dei rimpianti, del tempo dentro di noi. Francesca Cerutti è nata a Milano ed è cresciuta in provincia di Varese. Laureata in Traduzione, lavora come traduttrice e post-editor freelance, e coordina la rivista letteraria Magma Magazine.
Nel 2020 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio Noi quattro nel mondo, e nel 2022 il suo racconto A Pietroburgo ci incontreremo di nuovo si è aggiudicato il secondo posto al premio letterario “Pierpaolo Fadda”. L’autrice ama inventare storie fin da bambina e ha subito ben presto il fascino di Virginia Woolf che, come amava sottolineare nei suoi scritti, esortava a scrivere quando si è giovani.
Donne e uomini con i loro incontri attesi o casuali, nei quali un imprevisto potrebbe cambiare la vita a uno di protagonisti. Alcuni si rincontrano affrontando il loro passato, vecchi amici che non osano rivelarsi; altri non si conoscono ma si cercano online. Una preziosa e sicura scrittura con tante sfumature sulle delusioni, la speranza, la profonda tristezza, i ricordi e l’amore. Anna è innamorata da molto tempo del suo più caro amico, Diego.
Contro ogni logica, condividendo solo discorsi meravigliosi davanti a cappuccini
Proprio lei che conduce una vita regolare dividendosi tra il lavoro e il suo compagno Riccardo. Una storia liminare con Diego, così la definisce, di due adulti irrisolti senza il coraggio di renderla reale.
Viola e Irene si rincontreranno dopo anni dal loro ultimo abbraccio in una calda estate da liceali. Si erano amate e nessuno aveva mai saputo nulla. A Irene di Viola piaceva la sua anima grande e le ripeteva che:
Non doveva permettere a nessuno di costringerla in uno spazio angusto.
Viola è alla vigilia del suo matrimonio, non è più la ragazzina di allora “che le provava tutte per essere qualcuno che non era”, oggi è più sicura di sé.
In quel consapevole addio dopo tutti quegli anni, sarà Viola a ricordare a Irene di quanto non abbia idea di come sia grande anche la sua anima, e di non costringerla mai in uno spazio angusto.
E il racconto di Elisa, docente di Letteratura nordamericana, che si annoda la sciarpa per andare via al suo seminario su Salinger. Un foglio per strada attaccato al muro con dei versi, come tanti anche portati dal vento, afferra la sua attenzione: “pretendi un amore che non pretende niente”, vi era scritto. Lei non aveva mai preteso nelle sue relazioni. Anche con Massimo; nei loro due anni insieme non gli aveva mai chiesto di lasciare la moglie. Forse aveva sbagliato tutto.
Il suo non era un amore che non pretendeva niente.
Anche Nicola è uscito in strada, percorre le stesse vie di Elisa, avvolto nella sua sciarpa in mezzo a una fiumana di gente. Pensa a Giorgia e a quanto l’ami senza mai essere stato ricambiato. Solo messaggi di risposta ai quali rispondeva per pura cortesia. Fino all’ultimo suo post, nel quale l’aveva notata in vacanza con un altro. L’ennesimo attacco di panico, quella sua condizione che cercava di mascherare agli occhi degli altri. “E non sa come uscirne”.
Nicola si troverà nello stesso tram dove è salita Elisa, e a leggere gli stessi versi:
pretendi un amore che non pretende niente.
Un segno per entrambi, che sembra incoraggiare la loro piccola ribellione, perché anche dagli amori che non pretendono niente si può guarire.
E ancora una scrittrice alla presentazione del suo libro nel suo vecchio liceo si rivedrà, ritrovandosi, in una delle studentesse, e in ultimo la nostra autrice con il suo Luce, scritto durante la pandemia, in un tempo per noi tutti sospeso.
Luce è stato testimone di un’epifania preziosa. In un momento in cui stava franando tutto, questo racconto minuscolo mi ha ricordato che, in ogni caso, non era la fine. E non smetterò mai di essergli grata.
Pretendi un amore che non pretende niente è una lettura che lascia il segno nel cuore, un romanzo ricco di emozioni, intenso come i nostri sentimenti e i nostri ricordi che fuggono via.

Pretendi un amore che non pretende niente
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