Elsa Morante è finita sul Venerdì di Repubblica il giorno sette febbraio del 2014, in un articolo a cura di Brunella Schisa, per rivelazioni choc che gli addetti ai lavori già sapevano, più o meno, sulla vita della grande autrice del Novecento. Un articolo che parla anche delle nuove proposte editoriali intorno alla donna, più che alla letterata.
Tra queste troviamo il libro di Renzo Paris "Alberto Moravia. Una vita controvoglia" che racconta del matrimonio tra Alberto e Elsa.
La Morante aveva conosciuto Moravia negli anni Trenta; lei viveva in un monolocale poverissimo nel cuore di Roma e faceva una vita da bohèmienne. Si faceva mantenere da amanti occasionali e si dice che ebbe anche flirt con gerarchi fascisti.
Affascinata dalla disinvoltura e dall’aria annoiata dello scrittore, la sera stessa che lo conobbe gli diede le chiavi di casa, come dire che poteva frequentarla anche intimamente da subito. Una coppia che oggi diremmo aperta, anzi apertissima, dove entrambi continuavano ad innamorarsi di altre persone.
Moravia era completamento preso da questa intellettuale graziosa, con i denti un po’ larghi e il viso da gatta, tanto da decidere per un matrimonio che la famiglia altoborghese Pincherle (vero cognome del Nostro) osteggiava, accusando Elsa di essere un’arrampicatrice sociale di dubbia moralità. I rapporti con la suocera Teresa furono difficilissimi, ma intanto in un bel appartamento in via Sgambati, a Roma, Elsa se ne fregava, iniziando uno dei suo romanzi, Menzogna e Privilegio.
La Morante faceva scenate di gelosia a Moravia quotidianamente, gli dava dell’arido e del borghese, anche ossessionata dai successi editoriali del marito. Negli anni Cinquanta la coppia era quasi scoppiata, i due non avevano mai nemmeno dormito insieme per tutta la durata del loro rapporto e Morante si innamorò del regista omosessuale Luchino Visconti. Un amore in cui lei si umiliava, cercando una carezza rubata dal regista che da giovane era molto bello.
L’altro libro di cui parla espressamente la Schisa nell’articolo è "E.M. O la Divina Barbara" di Jean-Noël Schifano. Lui l’aveva conosciuta nel suo ultimo anno di vita e scrive:
"Nell’ultimo periodo Elsa aveva litigato con tutti, non voleva vedere più nessuno. E forse perché anche io avevo un padre siciliano ed ero un bastardo come lei, o forse perché ha visto in me un figlio, un’amante dell’ultima ora, ha sentito che poteva andare oltre il dicibile".
In questo libro si racconta in modo anche morboso dell’amore tra Elsa e Luchino Visconti che non mi va di riportare, non per moralismo, ma perché siamo al gossip erotico.
Lei non concesse mai al marito il divorzio, conscia del fatto che Moravia avrebbe sposato la bellissima Carmen Llera.
La Morante morì il 25 novembre 1985.
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