In cosa sono davvero imbattibili i gatti? Nel fare danni di ogni genere con sovrana indifferenza. E nell’ottenere sempre il perdono dei proprietari che potranno capitalizzare questa caratteristica dei loro piccoli amici, almeno in Massachusetts, Stati Uniti. La Worcester Public Library ha infatti attivato la più efficace, e sicuramente più tenera, campagna di fidelizzazione degli utenti. Si chiama March Meowness (un richiamo al termine forgiveness, che significa appunto “perdono”): per l’intero mese di marzo chi invierà la foto di un felino vedrà cancellate le ammende per aver perso, danneggiato o consegnato in ritardo uno dei libri o dei beni dalla locale biblioteca.
E la sua scheda utente sarà riattivata.
March Meowness: in biblioteca il muro dei gatti
La biblioteca ha studiato questo particolare condono per gli utenti distratti, ottenendo un’incredibile risonanza sui social media e un indubbio successo. L’idea nasce dalla volontà di riportare in biblioteca i numerosi utenti che evitano di ritornare per colpa di una distrazione, finendo così nell’elenco di quanti vedono sospesa la possibilità di effettuare altri prestiti. Tutti loro avranno l’opportunità di dare la colpa al capro espiatorio perfetto, noto per il carattere autonomo e imprevedibile: il gatto, appunto.
Sono già oltre 400 le schede riattivate solo nei primi giorni della campagna. E tantissime le foto che vanno a popolare uno speciale muro della biblioteca, il cat wall, come ha di recente raccontato anche il New York Times in un articolo dedicato.
March Meowness: e se non possiedi un gatto?
Per quanti non possono contare sul supporto del gatto di casa, nessun problema. Sono ammesse foto di felini prese in prestito da internet e ritagli di giornali a tema. O, in alternativa, immagini di animali altrettanto ingovernabili. Ma il personale della biblioteca si è dimostrato molto elastico in materia. Un giovane utente di soli 7 anni, si è visto consegnare al bancone un foglio e matite colorate con l’invito a eseguire il disegno di un micio, così da poter tornare a prendere in prestito i libri di favole che tanto gli piacciono.
La campagna segue altri tentativi non altrettanto fortunati. Il personale della biblioteca ha studiato a lungo una strategia per riportare tra gli scaffali i tanti che, specie dopo la pandemia di Covid, avevano rinunciato a tornare, per non pagare ammende o per timore di un rimprovero.
Alla fine hanno deciso di affidarsi agli indiscussi protagonisti di social e internet. La leggendaria severità dei bibliotecari è, a quanto pare, una caratteristica del passato. Non vale lo stesso per l’amore per i libri e per i gatti, che spesso vanno di pari passo.
Un’idea di sicuro brillante, che potrebbe fare scuola.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: March Meowness: invia in biblioteca la foto di un gatto e sarai perdonato
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