Libri e bambini: leggere su schermo inibisce la lettura

Uno studio dell’università di Murdoch in Australia ha indagato come leggere su schermo influisca sulle modalità di lettura dei bambini e si è giunti alla conclusione che leggere sulla carta è molto differente dal leggere su computer, cellulari e iPad.

Molto probabilmente gli appassionati di lettura “vecchia scuola”, ossia coloro che non sono nativi digitali, notano facilmente quanto sia differente leggere su carta o su uno schermo e non sono pochi i lettori che amano ancora moltissimo la sensazione della carta sulle dita.

Nonostante ciò, sono sempre di più i lettori che decidono di cedere al nuovo millennio e di iniziare a leggere su schermo. Ma questa scelta come cambia l’esperienza di lettura?

Sembra che, almeno sui bambini, leggere su schermo inibisca la lettura, facendo sì che quest’ultimi leggano meno. Vediamo i dettagli dello studio.

Libri e bambini: quanto e come leggono i nativi digitali

Agli amanti della lettura potrà far piacere sapere che i bambini di oggi leggono molto, ma lo fanno con modalità diverse da quelle classiche del passato.

I nativi digitali, infatti, leggono addirittura di più degli adulti e sanno utilizzare indifferentemente i diversi supporti che la tecnologia odierna sa mettere a disposizione.

Una recente ricerca condotta da Margaret Merga del Dipartimento di Educazione dell’università Murdoch di Perth, in Australia, ha scoperto che l’utilizzo da parte dei bambini di dispositivi tecnologici per leggere inibisce la lettura.

Lo studio è stato condotto su un campione di mille bambini e si è cercato di scoprire anche le motivazioni di questa inibizione.

Inoltre si è anche scoperto che maggiore è il numero di dispositivi elettronici di cui possono disporre i bambini, minore è il tempo che dedicano alla lettura.

Libri e bambini: perché la lettura su schermo inibisce?

Il problema risiederebbe nel fatto che la maggior parte dei dispositivi tecnologici utilizzati per la lettura dai bambini di oggi è connesso alla rete e per tale motivo sarebbe causa di distrazione.

I dispositivi digitali di oggi, infatti, sono multitasking e questo implica che nel momento in cui il bambino si concentra sulla lettura può ricevere molti altri stimoli esterni a ciò che si sta leggendo oppure, per la struttura tipica della rete, sia incentivato a passare velocemente da una pagina all’altra, attraverso link e collegamenti.

Questa modalità di lettura, dunque, sarebbe fonte di distrazione e non agevolerebbe neanche la comprensione del testo che si sta leggendo.

Nel caso degli adolescenti, i dispositivi meno indicati per la lettura sarebbero i cellulari perché nel momento in cui si legge si è spesso interrotti da notifiche dei vari social oppure dai messaggi.

Alcune delle conclusioni a cui è giunto lo studio probabilmente erano già note tra gli amanti dei libri, mentre altre possono essere intuitive, ma grazie allo studio si ha una dimostrazione scientifica di questo fenomeno.

La ricerca, inoltre, può offrire anche buoni spunti di riflessione sui metodi educativi e sulla quantità di tempo da concedere ai propri figli per dedicarsi ai dispositivi elettronici.

A rincuorare gli estimatori della lettura, però, c’è un altro studio della stessa università che evidenzia che il 60% dei nativi digitali preferisce i libri cartacei a quelli digitali, sia per la volontà di riempire gli scaffali delle proprie librerie, sia perché ama sfogliare le pagine. E questa, a ben vedere, è una notizia che non può che rendere felici.

Ora che sapete tutto ciò, raccontateci nei commenti qual è il vostro rapporto con i dispositivi elettronici per la lettura e anche quello dei vostri figli e delle vostre figlie.