Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey
- Autore: Lady Fiona Carnarvon
- Anno di pubblicazione: 2013
Lady Fiona Carnarvon, ottava contessa di Carnarvon e castellana di Highclere Castle, è stata affascinata dalla vita di lady Almina Carnarvon, quinta contessa di Carnarvon, a cui è ispirato il personaggio di lady Cora in Downton Abbey, ed è autrice del volume “Lady Almina e la vera storia di Downton Abbey”. Lo stesso Highclere Castle è stato utilizzato per le riprese del magnifico sceneggiato televisivo. Quando la realtà supera la fantasia. É proprio questo il primo pensiero che affiora alla mente del lettore di questa biografia. Anzi, biografia è un termine riduttivo per descrivere il volume che è allo stesso tempo un romanzo storico ed un’importante testimonianza degli usi e dei costumi dell’epoca. Attraverso le vicissitudini di lady Almina è possibile respirare l’aria dell’Inghilterra a cavallo tra fine Ottocento e primo Novecento, le preoccupazioni e i cambiamenti vissuti dalle diverse classi sociali. Lady Almina, le cui origini non hanno nulla di nobiliare, grazie alla generosa dote del padre Alfred de Rothshild, sposa il conte di Carnarvon che, al momento del matrimonio, si trova in precarie condizioni economiche. Lady Almina con la sua forte personalità riesce a superare ogni difficoltà egregiamente e a gestire con perfetta padronanza Highclere Castle, nonostante non appartenga al rango nobiliare e non sia avvezza alla gestione e al rigore esistente prima del suo arrivo. Allo stesso tempo, grazie alla dote, il conte di Carnarvon può organizzare diversi viaggi insieme alla moglie. In particolare, il conte di Carnarvon finanzia numerosi scavi in Egitto, scavi che permetteranno la scoperta della tomba di Tutankhamon. Un’impresa che lo rende celebre e su cui naturalmente si è concentrato l’interesse della stampa mondiale. Almina e il conte si sono recati anche a Buckingham Palace per fornire ai sovrani il resoconto della scoperta. Purtroppo, proprio in questo momento di enorme trionfo, il conte si ammala e muore in Egitto. Le straordinarie coincidenze e similitudini tra il conte e Tutankhamon sono oggetto di un interesse esasperato della stampa che collega la prematura scomparsa del conte alla maledizione legata alla figura egiziana. Tempo dopo la scomparsa del marito, Almina, vedova a quarantasette anni, si risposa con il colonnello Ian Dennistoun.
Le somiglianze di Almina con il personaggio di Cora, contessa di Downton Abbey, si percepiscono immediatamente, in particolare nella straordinaria generosità che appartiene ad entrambe. Durante la prima guerra mondiale, lady Almina trasforma Highclere Castle in un ospedale militare e si prodiga personalmente, con energia irriducibile, alla cura di soldati malati e feriti, dedicando ogni singolo istante a tale fine. Nel campo della medicina lascia un’importante eredità: quella di comprendere quanto le terapie post operatorie e la cura dei traumi siano parte integrante del processo di guarigione e per questo dedica ogni sforzo e ogni mezzo economico per creare all’interno del castello uno spazio nel quale i soldati possano ritrovare serenità e pace dopo i traumi vissuti durante i combattimenti; richiede che un’infermiera si dedichi a una sola persona e che questa possa affrontare la guarigione in una camera singola nel maggior agio possibile. Contribuisce a salvare un numero incalcolabile di vite e la riconoscenza degli uomini a lei affidati e delle loro famiglie è testimoniata, ad esempio, dalle numerose lettere che la contessa riceve, missive riportate nel volume. Donne come Almina rappresentavano, in quel momento storico, una necessità che, senza il loro intervento, non sarebbe stata soddisfatta. Almina è stata in grado di esercitare la propria influenza anche nella vita pubblica e, sebbene non in prima linea, in quella politica. Nonostante non si sia mai espressa per la concessione del diritto di voto alle donne, dai suoi discorsi traspare la profonda fiducia che nutriva nelle capacità delle donne e della loro possibilità di esercitare il proprio ruolo non solo nella vita privata. L’influenza della contessa è ancora visibile ad Highclere Castle, in cui sono ancora presenti tappezzerie e mobili appartenuti alla stessa. Lo stesso impianto che distribuisce acqua calda e fredda fu installato da Almina ed è dovuto all’amore della donna per le evoluzioni tecnologiche, così come l’installazione dell’elettricità e della luce elettrica. Può essere, forse, quest’ultima innovazione ad aver salvato il castello dai rischi di incendio causati dalle candele e dalle lampade ad olio che devastarono proprietà simili.
Grazie alle ricerche dell’autrice è stato possibile per il lettore conoscere la straordinaria vita di lady Almina attraverso una trama arricchita da un’approfondita ricostruzione storico-sociale. Un libro perfetto da regalare ad un’amante di Downton Abbey che ripercorrerà le vicissitudini personali dei protagonisti e quelle storiche presenti sullo sfondo dello sceneggiato televisivo, rendendo ancora più affascinante ed emozionante approfondire le vicende dell’epoca che ha ispirato la saga di grande successo. Un libro da leggere tutto d’un fiato.
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