La ragazza con l’orecchino di perla: il film dal libro di Tracy Chevalier stasera in tv

Stasera 7 febbraio 2022 andrà in onda in prima serata su Cielo, canale 26 del digitale terrestre, La ragazza con l’orecchino di perla il film del 2003 diretto da Peter Webber con protagonisti Colin Firth e Scarlett Johansson.
La pellicola è ispirata all’omonimo romanzo best-seller di Tracy Chevalier.

Nel cinema ci sono esempi di trasposizioni mal riuscite ma anche di adattamenti che invece arrivano a sublimare il testo scritto: questo è il caso de La ragazza con l’orecchino di perla.

La ragazza con l’orecchino di perla: il libro di Tracy Chevalier

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Un quadro del pittore olandese Johannes Vermeer, raffigurante una ragazza con il capo fasciato da un turbante e un orecchino che sporge, denominato "Ragazza col turbante" o noto con il titolo "La ragazza con l’orecchino di perla", ispira la scrittrice di romanzi storici Tracy Chevalier che imbastisce una trama unendo elementi reali (il pittore Vermeer, la sua famiglia, il suo mecenate) ad altri fittizi (le domestiche di casa, Griet, la modella del quadro). Il libro ottiene un grande successo dando alla scrittrice un successo planetario.

Nel romanzo la scrittrice si sofferma su particolari talvolta minimali quali la preparazione dei colori da parte di Vermeer con l’aiuto della servetta Griet o l’abbinamento dei colori delle verdure che la ragazza effettua d’abitudine, ma anche su elementi più forti della relazione tra Vermeer pittore cattolico e gli altri suoi concittadini di maggioranza protestante o sui rapporti tra l’uomo, sua moglie e la domestica Griet. Leggi la recensione de "La ragazza con l’orecchino di perla".

La ragazza con l’orecchino di perla: dal libro al film

Qualche anno dopo la pubblicazione del romanzo (1999), esattamente nel 2003, esce l’adattamento filmico con la regia di Peter Webber che concentra la sua attenzione su uno studio di luci e ombre ma anche di colori e riesce a rendere perfettamente non solo il romanzo (malgrado qualche inevitabile mutamento a uso e consumo degli spettatori), ma anche gli stessi intendimenti dell’autrice e cioè ripensare alla vita e all’opera di un pittore del Seicento.

Interessanti anche sul piano didattico le scene che illustrano la genesi di un quadro o come i pittori di un tempo usavano preparare tele e colori; di sicuro in questo caso l’immagine finisce inevitabilmente col vincere sulla parola perché destinata a rimanere più impressa a livello subliminale soprattutto nella mente di chi è abituato, in un mondo di informazioni rapide e veloci, a ricevere stimoli da più parti.

Il regista Webber ha persino superato la scrittrice Chevalier nella ricerca della somiglianza fisica tra interpreti e personaggi storici, visto che il film doveva dar vita non solo al romanzo ma anche al quadro che a sua volta aveva ispirato il libro e ha prestato massima cura sia per il protagonista maschile abbigliato e pettinato come il pittore Vermeer, ma soprattutto per l’interprete femminile che arriva quasi a fondersi in una scena clou della pellicola con la misteriosa modella dall’orecchino di perla.

Raro caso di un valido connubio tra testo e film forse dovuto al fatto che molti scrittori contemporanei spesso pensano il proprio romanzo come una sorta di abbozzo per un eventuale adattamento cinematografico, ma anche relazione con l’arte pittorica a dimostrazione della possibile e perfetta correlazione tra varie specialità artistiche.

Candidato a tre premi Oscar per migliore scenografia, migliore fotografia e migliori costumi, il film vede nel cast l’attore Colin Firth nei panni del pittore Johannes Vermeer e Scarlett Johansson come interprete di Griet, la ragazza ritratta nel quadro.

Trailer del film La ragazza con l’orecchino di perla