SoloLibri.net
  • News
    • News dal mondo dei libri
    • Ultime uscite in libreria
    • Concorsi e premi letterari
    • Fiere del libro e festival letterari
    • Dal libro al film
    • Ti presento i miei... libri
  • Recensioni
    • Recensioni di libri
    • Novità libri
    • Uno scrittore ci racconta un libro...
    • Indice libri - autori - editori
  • Rubriche
    • Approfondimenti
    • Libri da leggere e regalare
    • Storia della letteratura
    • Consigli per scrittori
    • Come si scrive?
    • Parole, proverbi e modi di dire
    • Aforismi e frasi celebri
    • Lavoro con i libri...
  • Speciale Scuola
    • News scuola
    • Esame di maturità
    • Università
  • Chi siamo
  • Collabora
    • Scrivi una recensione
    • Diventa un collaboratore
    • Scrittore? Promuoviti con noi

CONTINUA A SEGUIRCI

Facebook Twitter Instagra, Flipboard Google News RSS

Storia della letteratura

L’amore nella letteratura medioevale

La domina dei poeti elegiaci latini diventa Madonna nella poesia religiosa medioevale e poi tale resta nelle liriche dei troubadours.

Francesca Barile
Francesca Barile Pubblicato il 09-10-2013

5

L'amore nella letteratura medioevale

La poesia religiosa, che vede tra i suoi massimi esponenti Francesco di Bernardone d’Assisi e Jacopone da Todi, si affianca alle liriche amorose.

Tra i primi autori i trobadours che componevano nella lingua d’oc. In Italia la scuola siciliana sorta alla corte del grande Federico di Svevia mostra valevoli esempi di poetica d’amore, (si pensi al Contrasto di Cielo d’Alcamo dove l’amata è paragonata a una fresca e profumata rosa "rosa fresca aulentissima").

Gli stilnovisti in primis con Guido Guinizzelli bolognese di nascita (A cor rempaira sempre amore) propongono una donna ideale, la donna "angelicata" quasi una madonna laica, da adorare da lontano perché a lei va lode e ammirazione ma non amor profano quello che invece canta l’audace Cecco Angiolieri rivolgendosi a una donna laida e sboccata, tale Bechina.
La vita nova, memorabile opera di padre Dante è un esempio classico di quell’amore sublimato che comparava la donna a un essere superiore, etereo e beatifico (non a caso l’amata si chiama Beatrice cioè portatrice di beatitudine e salvezza).

Petrarca ne Il Canzoniere, pur continuando a vedere l’immagine della donna come ideale e ispiratrice, tuttavia, non manca di esprimere sentimenti di sofferenza e dolore (si pensi a un suo celeberrimo sonetto "Pace non trovo") rivelando umanissimi dubbi e inquietudini. Laura, a cui Petrarca dedica la maggior parte delle sue liriche che solo a lui par donna, continua la tradizione provenzale della madonna da ammirare e onorare.
Amor sacro e amor profano si fondono e si contrappongono anche nei termini adoperati dal poeta e non a caso il Canzoniere si conclude con la Canzone "Alla Vergine" a sostegno di questa continua dicotomia.

Facebook
Twitter
Linkedin
Flipboard
Whats app
email

© Riproduzione riservata SoloLibri.net

Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’amore nella letteratura medioevale

Naviga per parole chiave

Approfondimenti su libri... e non solo Storia della letteratura San Francesco d’Assisi

Lascia il tuo commento

Segui Sololibri sui social

Facebook Twitter Instagram Flipboard Google News Youtube

Segui Sololibri sui social

Facebook Google News Instagram Twitter Youtube Flipboard

Tutte le Recensioni e le novità dal mondo dei libri nella tua casella email!

ISCRIVITI SUBITO
Ami leggere?

Seguici, commenta le recensioni e consiglia i libri migliori da leggere

Novità libri

Scrivi una recensione

Diventa un collaboratore

Sei uno scrittore?

Segui i nostri consigli e promuovi il tuo libro gratis con Sololibri.net

Consigli per scrittori

Ti presento i miei... libri

Uno scrittore ci racconta un libro

Link utili

Informazioni generali

Condizioni di pubblicazione

Privacy

Preferenze pubblicità

Chi siamo

Segui Sololibri sui social

Pagina Facebook Profilo Twitter Profilo Instagram Flipboard Google News Youtube Telegram RSS

Sololibri.net / New Com Web srls
C.F./P.Iva 13586351002