Il 6 aprile del 1992 moriva Isaac Asimov, scienziato e scrittore, padre della fantascienza che con i suoi libri è riuscito a dipingere scenari futuristici così lungimiranti da essersi (in parte) realizzati oggi.
Le sue idee sul futuro, dunque, in alcuni casi si sono rivelate delle vere e proprie profezie ed è interessante rileggerle oggi, confrontandole con la realtà che abbiamo davanti.
In ogni caso, il merito di Asimov non è solo quello di averci regalato alcuni tra i libri di fantascienza più geniali e belli di sempre, ma anche di essere riuscito a far avvicinare anche le persone comuni al mondo scientifico, facendo sì che le sue opere fossero anche un mezzo di divulgazione scientifica.
Nel corso della sua vita con i suoi libri e scritti, Asimov ha parlato più volte di come secondo lui sarebbe stato il futuro e quale modo migliore per ricordarlo se non ripercorrere le sue geniali intuizioni sulla nostra epoca? Vediamo insieme cosa ha detto Asimov sul futuro.
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Le profezie dei libri di Isaac Asimov sul futuro
Le parole di Asimov sul futuro (quello che per noi è ormai il presente) hanno spesso trovato conferma nei fatti perché molte delle sue intuizioni oggi sono realtà.
Le sue profezie non sono contenute solo nei suoi libri, ma anche in un suo articolo pubblicato nel 1964 sul New York Times. Proprio in questo articolo lo scrittore descrisse come immaginava il XXI secolo, ma le sue previsioni erano corrette?
In molti casi sì, in altri non si sono allontanate molto dalla realtà, ma quasi sempre le sue intuizioni hanno dimostrato la sua grande lungimiranza e genialità.
Nel suo articolo Asimov parlava in particolare del 2014, anno in cui secondo lo scrittore la vita sulla terra sarebbe stata molto diversa rispetto agli anni ‘60.
Secondo lo scrittore, infatti, nel nuovo millennio i dispositivi tecnici avrebbero potuto lavorare senza fili, con batterie di lunga durata, aspetto quest’ultimo che non si è realizzata del tutto, ma che potrebbe in un futuro non molto lontano.
Inoltre, poi, sarebbe stato possibile avere dei telefoni portatili, da mettere nelle tasche e sui loro schermi sarebbe stato possibile guardare foto, leggere libri e documenti.
I film, invece, sarebbero stati proiettati in 3D e la cucina sarebbe diventata molto più semplice (diventando un hobby), come pure i lavori domestici, perché ci sarebbero stati cibi pronti, ma anche elettrodomestici automatici con timer che avrebbero facilitato la vita in casa.
Un altro aspetto considerato da Asimov è quello della durata media della vita nei paesi sviluppati, che secondo lui si sarebbe allungata fino a 85 anni, e del controllo delle nascite, che sarebbe stato molto più semplice. Ricordiamo, infatti, che all’epoca la durata media della vita era di 65 anni e c’erano anche molti problemi con la contraccezione.
E quale sarebbe stato uno dei problemi più importanti della civiltà moderna? Secondo lo scrittore, nei paesi sviluppati sarebbe stata la noia, profezia che in realtà non è distante dalla realtà. Per questo motivo, diceva Asimov, la psicologia e la psichiatria saranno molto diffuse e sviluppate, diventando professioni di prestigio.
Infine, l’uomo avrebbe creato ambienti adatti a lui, con pannelli luminosi in grado di dare vita a particolari giochi di luce, profetizzando così l’invenzione delle luci al led.
Le profezie dei libri di Isaac Asimov su robot e computer
La disumanità del computer sta nel fatto che, una volta programmato e messo in funzione, si comporta in maniera perfettamente onesta.
Tra le profezie di Asimov, molte riguardano i robot e i computer e il ruolo che avrebbero avuto nella vita dell’uomo del nuovo millennio.
Secondo lo scrittore, infatti, ci sarebbero stati dei veicoli guidati dai robot (cosa non del tutto falsa, visto che questi tipi di veicoli esistono), le navi sarebbero state molto più veloci e le macchine avrebbero fluttuato nell’aria invece di camminare a terra.
Una delle cose che Asimov aveva previsto è che nel XXI secolo molti lavori sarebbero stati svolti da macchine e robot, che avrebbero sostituito l’uomo. Anche la scuola si sarebbe mossa in questa direzione, diventando sempre più digitale e utilizzando maggiormente supporti tecnologici ed informatici.
Inoltre, nei suoi libri aveva ipotizzato la creazione di un Multivac, un super computer in grado di governare la terra, in cui gli uomini inseriscono informazioni che vengono elaborate e a cui pongono delle domande. Computer in grado di collegare praticamente tutto il mondo (cosa vi ricorda?).
Infine, aveva anche ipotizzato che le comunicazioni sarebbero cambiate molto, offrendo la possibilità di vedersi anche a distanza.
Insomma, le profezie di Asimov hanno descritto un futuro non molto lontano da quello che viviamo oggi e anche se adesso tutto ciò può sembrare banale, all’epoca non lo era affatto.
Le sue idee, infatti, erano abbastanza visionarie e per accorgercene è sufficiente guardare a quanto è cambiata la società moderna negli ultimi 50 anni.
Le sue profezie, dunque, non fanno che confermare la genialità e la grandezza di questo uomo, capace di creare mondi allora fantascientifici e oggi quasi verosimili.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Isaac Asimov: le profezie dello scrittore sul futuro nei suoi libri (e non solo)
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