Matteo Zanini è nato a Bergamo nel 1990. Scrittore e collaboratore del sito InkBooks, ha già in attivo cinque libri: La notte delle fate, Irraggiungibile, Catherine,Istantanee e Disincanto. Disincanto, il suo ultimo romanzo, è edito per la collana Literary Romance ed è disponibile da oggi, 18 maggio, per tutti i lettori.
Disincanto: (Collana Literary Romance)
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Angela Meloni, collaboratrice di Sololibri, ha intervistato l’autore. Ecco il frutto della loro chiacchierata.
- Ciao Matteo, sono contenta che tu abbia accettato di esser intervistato. Parlaci un po’ di te e di quello che fai nella vita.
Grazie per questo spazio virtuale di condivisione e per l’opportunità di parlare della nuova creatura d’inchiostro che da poco ha iniziato il suo cammino nel mondo. Mi chiamo Matteo Zanini e, quando non racconto storie, vesto i panni di segretario, mi occupo di archivio, rifornimento farmaci e di tutta la realtà di back-office di un ospedale veterinario di Bergamo. Leggo molto, cucino quando ho ospiti a cena e cammino per i boschi.
- Quando è nato l’amore per la scrittura e in che modo si è sviluppato nel corso degli anni?
L’amore per la scrittura è sorto solo dopo la nascita e la crescita del mio amore per la lettura, i libri e la letteratura. Dopo aver imparato ad amare le storie degli altri ho capito che mi sarebbe piaciuto iniziare a raccontare anche le mie. Sono sempre stato circondato dalle storie, dai personaggi e dalla fantasia. Nel corso degli anni, grazie ai suggerimenti dei miei lettori e a un naturale percorso interiore, ho smussato alcune componenti della mia scrittura, approfondendone altre e continuando sempre più verso la direzione di una personalissima tangente di scrittura, che sento continuerà ad appartenermi sempre più.
- Parlaci un po’ di Disincanto, il tuo ultimo romanzo.
Questo è il mio quinto romanzo, nato ufficialmente il 18 maggio 2020. Si tratta di una storia ambientata nella mia amata Inghilterra vittoriana e racconta le vicende personali e relazionali di Margaret Hardy, una giovane fanciulla che ha il sogno di vivere della sua penna. A seguito di alcune scoperte familiari, di un mistero da risolvere e dello scontro con la concretezza della realtà editoriale, l’indole di Margaret e le sue aspirazioni muteranno, divenendo più consapevoli e concrete, abbandonandosi a un salvifico e necessario disincanto.
- A chi ti ispiri quando scrivi?
L’ispirazione è sempre verso la letteratura che ho amato e amo, che mi accompagna sempre, da anni, ossia quella classica inglese. Cerco, al contempo, di inserire sempre qualche aspetto che mi somigli, frammenti di crescita e anima, predisposizioni e percorsi, un vissuto mascherato tra le righe della trama che sta svolgendosi. La mia autrice del cuore è Jane Austen.
- Se il tuo romanzo fosse una canzone, quale sarebbe e perché?
Se Disincanto fosse una canzone, beh... certamente sarebbe Disincanto, del grande Mango. Credo che ci sia molto in comune tra la mia storia e le parole del testo di questa canzone. In entrambe, infatti, esiste e permane un senso di malinconia consapevole, una constatazione ottenuta a seguito di una ricerca dentro se stessi, di un passaggio da un divenire a un atto.
- Tu collabori per il sito InkBooks. Come è nata questa collaborazione?
Con estremo piacere faccio parte della redazione di InkBooks dalla sua fondazione, avvenuta nell’anno 2014. Si tratta di una realtà sorta per pura passione, dall’idea della caporedattrice Roberta Taverna, che nel corso del tempo si è sempre più consolidata, diventando una vera e propria realtà, solida e ricca di progetti. Da anni, oramai, collaboriamo con molte realtà editoriali, recensendo volumi, intervistando autori, dando voce agli emergenti e stuzzicando i gusti letterari dei nostri amati InkReaders (li chiamiamo affettuosamente così!) con le nostre rubriche e i consigli letterari che scopriamo nel corso delle nostre giornate (e serate!) di lettura.
- Quali sono i tuoi sogni?
Il mio sogno più grande è quello di poter vivere della mia penna, ma, proprio come Margaret, anch’io nel tempo ho vissuto il mio necessario disincanto. Questo, di certo, non mi ferma. Sto continuando e continuerò a scrivere, a riempire fogli interi di righe e inchiostro, con la speranza di comunicare empaticamente coi lettori che sceglieranno di avvicinarsi ai miei romanzi e racconti. Al di là della scrittura, ciò che sogno è semplicemente la serenità.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Intervista a Matteo Zanini, autore di Disincanto
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