Intervista a Daniela Volonté, autrice del romanzo "Siamo un istante perfetto"

Angela Meloni ha intervistato l’autrice Daniela Volonté, che per la casa editrice Newton Compton ha pubblicato diversi romanzi, tra cui ricordiamo: Imperfetti sconosciuti (2019), Non chiamarmi di lunedì (2017), Buonanotte amore mio (2015), Ti scrivo una canzone (2020). Il primo settembre Daniela Volonté ha pubblicato in self Siamo un istante perfetto, acquistabile su Amazon in versione cartacea e ebook.

• Ciao Daniela, chi sei e cosa ti ha spinta a intraprendere la carriera di scrittrice?

Ciao e grazie per lo spazio che mi state dedicando. Sono una mamma a tempo pieno che ha trovato nella scrittura il suo angolo di pace. Tutto è partito da una passione: la lettura. Quando la vita vera è diventata un caos e la lettura non bastava più a farmi dimenticare i problemi mi sono buttata sulla scrittura come una sorta di autoterapia.

• Parlaci del tuo nuovo romanzo intitolato Siamo un istante perfetto, uscito il 1 settembre. Cosa ti ha ispirato?

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Mi piacciono i reality. So che spesso sono orchestrati ad hoc ma mi piace vederli, e l’ultimo romanzo è ispirato a una nota trasmissione danese nata nel 2013 e ormai esportati in oltre venti paesi del mondo: Matrimonio a prima vista (titolo italiano). I protagonisti sono due sconosciuti che si sposano senza essersi mai visti e restano sposati per almeno cinque settimane. Io ho ripreso lo stesso format adeguandolo un po’ alle mie esigenze.

• Quando scrivi un romanzo, hai già tutta la storia in mente o la elabori strada facendo?

Quando ho in mente una trama so sempre come arrivare fino a metà storia, poi il resto lo elaboro man mano perché a volte sono i personaggi a prendere lo scrittore per mano e a cambiare le carte in tavola.

• Che sensazione provi dopo aver scritto la parola fine a un libro?

Finire un libro è una grande soddisfazione personale. Anche se non verrà apprezzato. Anche se non verrà pubblicato. Anche se verrà lasciato in un cassetto... Sono contenta, perché comunque ho portato a termine un progetto.

• Quali sono gli autori che ami?

In realtà non mi affeziono agli autori, ma ai libri. Funziona lo stesso con le canzoni. Se mi piace una canzone di un cantante non vuol dire che mi piacciono tutte le sue canzoni. E la stessa cosa vale per gli scrittori e i loro libri.

• Come è cambiata la tua vita scrivendo?

Non è cambiato molto in realtà. Continuo a stare a casa, a occuparmi della famiglia, solo che dedico meno tempo alla lettura è più alla scrittura. E mi sforzo di passare più tempo sui social che, data l’età, per me sono e restano un mistero.

• Che cosa vuoi trasmettere ai tuoi lettori con i tuoi romanzi?

Mi piacerebbe che i miei libri lasciassero un po’ di pace e serenità a chi li legge. Se poi il lettore sentisse la mancanza dei protagonisti, allora meglio, perché vorrebbe dire che ho fatto un discreto lavoro!

• Quali sono i tuoi sogni nel cassetto?

Non ho grandi sogni. Ovvio, mi piacerebbe che ogni libro fosse un successone, ma più per orgoglio personale che per altri motivi. In realtà auguro a me stessa una vita serena e nulla di più.
Grazie mille per il tempo che mi hai dedicato.

• Grazie a te per aver accettato di esser intervistata da noi.