Il vangelo dell’assassina di Amanda Lind

Manca poco a Natale e fuori si respira aria di neve, la città sembra dotata di vita propria e in ogni angolo di Stoccolma ognuno cerca di sopravvivere al meglio. Gli affari per Francy vanno bene, il Casinò, le bische clandestine, il traffico di droga, il riciclaggio di denaro sporco e altro ancora, ma qualcosa inizia a turbare il clima tranquillo che si era creato.
Qualcuno sta cercando di spodestare Francy dal ruolo di boss del crimine e della malavita, puntando ad indebolirne anche la vita privata e le fa recapitare a casa la testa mozzata di un suo fidato collaboratore.
Lei che da sempre ha avuto tutto sotto controllo, è stata temuta dagli altri ed è stata la guida della malavita locale, diventa la vittima di un misterioso avversario che la vuole annientare a tutti i costi. Parallelamente anche la sua vita privata va a rotoli: il marito la tradisce, la babysitter è più amata di lei dai suoi figli, sua sorella la odia, sua madre non le perdona il fatto di aver continuato la carriera mafiosa del padre e con suo figlio più grande non riesce a comunicare; l’unica che ancora sembra volerle bene è la piccola Belle, appena nata e quindi ancora inconsapevole delle attività della madre.

L’autrice, Amanda Lind, è una nota scrittrice svedese, vincitrice di svariati premi e in questo racconto pone gli accenti anche sulla personalità della protagonista e sulle sue debolezze di donna. Accanto alla figura di una killer violenta e spietata, scorgiamo anche la figura di una donna fragile occupata in cambi di pannolini, succube di antidepressivi, in preda ad attacchi di panico e sconfortata dal suo aspetto fisico in seguito alla gravidanza.
Nel libro "Il vangelo dell’assassina" (Casa Editrice Longanesi, 2012) è dato ampio spazio agli stati d’animo dei personaggi, ci si immedesima in loro e si vivono le loro sofferenze. La trama intrecciata che tiene sempre alta la suspense rende quest’opera un thriller eccellente. Alla fine si arriverà ad una resa dei conti non convenzionale ma doverosa, rispettando in pieno lo stile di Francy e solo a quel punto finalmente si potrà ricominciare a vivere.