

Il nutrimento dei contadini. Storie e preparazioni
- Autore: Francesco Galiffa
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2023
Il nutrimento dei contadini. Storie e preparazioni (Costa Edizioni, 2023, pagg. 351) è l’ultimo saggio del professor Francesco Galiffa, già docente di materie letterarie nelle scuole secondarie di primo grado e sociologo. Discendente di un’antica famiglia di origine (probabilmente) araba, da anni affronta nelle sue pubblicazioni la vita rurale della Val Vibrata, zona del teramano dove vive.
Con Il nutrimento dei contadini, l’autore ci accompagna in un immaginario viaggio tra i contadini della detta zona, analizzando le ricette che sono il corollario naturale di una trattazione approfondita; come si legge nell’Introduzione del professor Dino Mastrocola, già Rettore Magnifico dell’Università di Teramo e docente di tecnologia alimentare:
[…] del contesto socio economico di riferimento, delle materie prime impiegate e della loro storia, dei luoghi dove il cibo veniva preparato e degli oggetti utilizzati, dei momenti del consumo nell’arco della giornata e dell’anno.
Tutto il saggio, scritto in uno stile fluido e molto curato, è un contributo, senza alcuna ombra di dubbio, alla buona e sana alimentazione dei contadini. Quindi Galiffa ci parla dei cereali, dei legumi, degli ortaggi, delle colture arboree, degli animali grossi, di quelli da cortile, della natura e del mercato, tradizione quest’ultima che sta sempre più scomparendo. Conclude con il contributo del banchetto di nozze. Il saggio è molto ricco di note esplicative, un’attenta e precisa bibliografia ma soprattutto di un glossario riferito alle parole abruzzesi citate.
Il pregio del saggio è un unico contributo alle tradizioni contadine famigliari e al tramandare le ricette di padre in figlio, raccontate tutte con una devozione che dire poetica è dire poco, e soprattutto sembrano una trama di un romanzo popolare con protagoniste persone vere, autentiche, amanti e gelose della loro tradizione: i contadini appunto. È grazie a loro se alcuni cibi, alcune preparazioni sono ancora vive, come quella annuale dell’imbottigliamento dei pomodori per la scorta invernale.
Francesco Galiffa ha scritto un vero e autentico saggio storico, dove la storia, secondo la tesi ciceroniana, è veramente e sempre più “magistra vitae”, anche se spesso resta solo una saggia Signora a cui non dare credito.
Scrive giustamente il dottor Matteo Di Natale, storico e dottore di ricerca, nella bellissima postfazione:
Spero, da ultimo, che questo lavoro sia anche uno stimolo per avviare altri studi sulla materia, prima che non vi siano più testimoni diretti in grado di raccontare la grande ricchezza culinaria e culturale della civiltà contadina, e che l’esempio meritorio di Francesco venga seguito anche in altre realtà geografiche della regione abruzzese.
Concludo queste mie indegne riflessioni con le bellissime parole dell’autore:
Caro lettore, non considerare questo libro un ricordo nostalgico di un mondo ormai scomparso, ma un ulteriore lascito di una civiltà dai grandi valori e dagli immensi saperi, della quale in tantissimi siamo stati figli e dalla quale dobbiamo trarre tanti insegnamenti, anche nel campo della gastronomia.
E quindi il bellissimo pensiero conclusivo dell’autore:
La ricerca sulla memoria, d’altronde, non serve a salvare il passato ma il futuro.
Completamente d’accordo.

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A chi vuole conoscere ed apprezzare la civiltà contadina
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