Il dubbio dell’avvocato di Laura P. Cavallo

Laura P. Cavallo esordisce nelle librerie con Il dubbio dell’avvocato (Golem, 2020), un giallo avvincente e ben costruito sullo sfondo di una Torino magica e misteriosa, com’è anche insito nella sua stessa tradizione.
Protagonista del romanzo è l’avvocato Alessandra Rizzo alle prese con una difesa scomoda: quella di un marito accusato di aver ucciso la propria moglie, da cui intendeva separarsi. Accanto al cadavere una scritta enigmatica: "Dio". A questo omicidio ne faranno seguito altri: con le scritte "Fede" e "Abbazia", con modalità similari. Il suo cliente, ovviamente, viene scagionato, ma l’avvocato Alessandra indaga, comunque, su questi successivi omicidi, perché molto non la convince e i dubbi le scorrono imperturbabili nella testa. Non sarà, così, facile stabilire una parvenza di verità, tanto inaspettata quanto curiosa.

Un viaggio noir, toccante e intimistico, nei meandri più bui e neri della mente umana, dei suoi meccanismi interni e delle sue deviazioni. L’investigazione ruota per la maggior parte intorno alla figura dell’avvocato Alessandro Rizzo, dipinta con grande perspicacia narrativa. Una donna capace, preparata dal punto di vista lavorativo, decisa e forte; ma fragile nella propria intimità, nel proprio essere, segnata da un forte dolore che la perseguita da tempo immemore. Ne risulta un ritratto accattivante per il lettore, coinvolto anche emotivamente nel racconto proposto.

Nel complesso Il dubbio dell’avvocato è un costrutto narrativo buono e solido, caratterizzato da una prosa precisa, fresca e scorrevole, con un’ottima caratterizzazione dei personaggi. Un’ottima prima prova per una scrittrice che dimostra di avere delle qualità narrative efficaci. Per chi ama la narrativa di genere giallo e il fascino magico e misterioso della città di Torino.