Sono passati ben 3 anni dalla morte di Umberto Eco, avvenuta il 19 febbraio 2016 nella sua casa di Milano, dove da tempo combatteva con un tumore al pancreas. Migliaia di persone lo salutarono nei funerali che si tennero al castello Sforzesco il 23 febbraio dello stesso anno. Nel suo testamento Eco ai familiari chiese di non promuovere o organizzare alcun seminario o conferenza su di lui nei 10 anni dopo la sua morte.
Sono passati tre anni dalla scomparsa dell’autore, noto per il suo "Il nome della rosa", libro divenuto di recente una serie tv che andrà in onda in questo 2019 su Rai 1. In questo terzo anniversario lo ricordiamo proponendo le migliori frasi di Umberto Eco, tratte dai suoi libri e diventate ormai aforismi noti dello scrittore.
Frasi Umberto Eco: i migliori aforismi dello scrittore
Umberto Eco è uno scrittore che non ha bisogno di grandi presentazioni, dal momento che le sue opere e la sua poetica sono ben conosciute e soprattutto apprezzate, non solo in Italia. Per ricordarlo nel giorno della scomparsa vi proponiamo di seguito alcune delle frasi più belle e famose, che mostrano il suo amore per la letteratura, la filosofia e la scrittura in generale, ma che commentano anche i grandi avvenimenti storici e i mutamenti sociali.
- "La lettura è un’immortalità all’indietro.";
- "Nulla infonde più coraggio al pauroso della paura altrui.";
- "Cosa è il leghismo se non la storia di un movimento che non legge?";
- "La decadenza dei costumi non sta in ciò che fanno Lady D e l’amante, ma nel fatto che i lettori paghino per farselo raccontare";
- "La più grande rivoluzione politica fatta in Italia nell’ultimo secolo, la marcia su Roma, è stata fatta con il suo capo e organizzatore nella cuccetta di un treno.";
- "Le opere letterarie ci invitano alla libertà dell’interpretazione, perché ci propongono un discorso dai molti piani di lettura e ci pongono di fronte alle ambiguità e del linguaggio e della vita.";
- "Noi usiamo continuamente la parola "bello" per dire "una bella bistecca", "una bella giornata", "una bella notte d’amore", "un bel bambino", e così via. Vedete quindi che ci troviamo in un intrico di problemi, come già sa chi studia estetica. Alla fine mi sono accorto che noi, per muoverci nel mondo, giochiamo su pochissimi aggettivi (bello, brutto, buono, cattivo) coi quali copriamo tutto. Proprio per questo, in filosofia, quando uno deve definire cos’è il buono, cos’è il male, cos’è il bello, ci passa la vita o i secoli!";
- "Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo.";
- "Scrivere un libro senza preoccuparsi della sua sopravvivenza sarebbe da imbecilli.";
- "Gli uomini non fanno mai il male così completamente ed entusiasticamente come quando lo fanno per convinzione religiosa.";
- "Quando i veri nemici sono troppo forti, bisogna pur scegliere dei nemici più deboli.";
- "Fare una tesi significa divertirsi e la tesi è come il maiale, non se ne butta via niente.";
- "Si possono dire le cose sbagliate, basta che le ragioni siano giuste.";
- "Sa che si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l’errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell’impossibilità di provare a se stessi che non si sarebbe scelto l’errore... ";
- "L’aria fresca della sera è il respiro del vento che si addormenta placido tra le braccia della notte.";
- "I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli che prima parlavano solo al bar dopo un bicchiere di vino, senza danneggiare la collettività. Venivano subito messi a tacere, mentre ora hanno lo stesso diritto di parola di un Premio Nobel. È l’invasione degli imbecilli.";
- "Quando la maggioranza sostiene di avere sempre ragione e la minoranza non osa reagire, allora è in pericolo la democrazia.";
- "Una biblioteca non si limita a raccogliere i tuoi libri, li legge anche per conto tuo.";
- "Quello dell’identità europea è un problema antico. Ma il dialogo tra letterature, filosofie, opere musicali e teatrali esiste da tempo. E su di esso si fonda una comunità che resiste alla più grande barriera: quella linguistica.";
- "Una volta un tale che doveva fare una ricerca andava in biblioteca, trovava dieci titoli sull’argomento e li leggeva; oggi schiaccia un bottone del suo computer, riceve una bibliografia di diecimila titoli, e rinuncia.";
- "Per me l’uomo colto non è colui che sa quando è nato Napoleone, ma colui che sa dove andare a cercare l’informazione nell’unico momento della sua vita in cui gli serve, e in due minuti.";
- "I libri sono un’assicurazione sulla vita, una piccola anticipazione di immortalità. All’indietro anziché in avanti.";
- "Il bene di un libro sta nell’essere letto.".
Una lista lunghissima quella delle frasi di Umberto Eco, impossibile da racchiudere tutte in unico articolo, vista la quantità di aforismi che sono stati raccolti nella sua prolifica attività letteraria.
Per voi qual è la frase più bella di Eco? Scrivetecelo nei commenti!
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Frasi Umberto Eco: i migliori aforismi nell’anniversario della morte
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la fraseche mi ha colpito è l’invasione degli imbecilli attraverso i
social.possono raccogliere il consenso di tanti imbecilli