

Tutti i Paesi dell’Europa cominciano a organizzare le riaperture delle scuole, cercando di far tornare gli studenti al normale svolgimento delle lezioni. Mentre in Danimarca i più piccoli sono rientrati dopo le vacanze pasquali e in Svezia e Islanda le lezioni non si sono mai fermate, adesso molti Paesi pensano alla riapertura.
A maggio sarà il turno di Germania, Francia, Lussemburgo e Grecia che porteranno i ragazzi nuovamente in classe, anche se con degli accorgimenti speciali.
In Italia invece a che punto siamo? Ciò che desta maggiore sconcerto nel nostro Paese è la totale assenza di chiarezza da parte del Miur e del Governo, che non indica date precise per il rientro o piani per il ritorno alla normalità, lasciando nel pieno caos genitori e docenti. L’idea sembra ormai chiara però, dal momento che il nostro Paese si è affidato agli esperti, per l’anno scolastico in corso le lezioni frontali sembrano essere finite, sostituite dalla didattica a distanza.
Molti genitori però dal 4 maggio riprenderanno il normale svolgimento del loro lavoro e sono molti a chiedere delle risposte chiare prima di tale data, in modo da potersi organizzare.
Le scuole riaprono in Europa: ecco in quali Paesi
La scuola si è fermata per effetto del lockdown per molte settimane in tanti Paesi europei (tranne in Svezia e Islanda che non hanno mai chiuso i plessi), ma adesso si pensa ad un piano serio per la ripresa delle attività.
La Danimarca ha già riaperto le scuole, limitandosi però ad asili nido e scuole elementari dove i bambini sono stati distanziati e sono stati istruiti sul modo di comportarsi in aula. Una decisione che non è piaciuta a tanti genitori che hanno deciso di continuare a tenere i propri figli a casa dando il via ad una petizione per la chiusura delle scuole.
Prossimo Paese a riportare gli studenti in aula sarà la Norvegia dove dal 20 aprile si riaprono gli asili e dal 27 tornano tra i banchi anche i più grandi. Una settimana di distanza per far ripartire l’intero Paese per quel che riguarda il comparto dell’istruzione.
La Norvegia non è la sola però ad organizzarsi per una risposta a tappe per la scuola dal momento che anche la Germania effettua un piano di questo tipo per far rientrare i ragazzi negli istituti. I tedeschi infatti hanno deciso che il rientro sarà il 4 maggio, ma non sarà per tutti, dal momento che i primi a tornare fra i banchi saranno i maturandi e gli alunni di fine ciclo delle elementari.
In Germania inoltre niente esami a distanza per la maturità che si svolgerà come di consueto in sede.
Nella stessa giornata si riaprono le scuole anche in Lussemburgo e dal 10 maggio riprendono le lezioni in classe anche gli studenti in Grecia. Dall’11 invece la Francia riapre le sue scuole e ad annunciarlo è stato lo stesso Macron, tanto criticato per la sua decisione dagli esperti che trovano avventata una decisione simile. In Francia tutti riprenderanno le regolari lezioni dall’11 maggio e a mettere in guardia sulle possibili ripercussioni è lo stesso presidente dell’ordine dei medici francese che spiega al Presidente Macron che proprio i ragazzi potrebbero diventare i vettori per infettare genitori e docenti.
Dal 15 maggio infine le lezioni riprenderanno anche in Estonia dove il numero dei casi è al momento sotto controllo.
Quando riaprono le scuole in Italia? Il Paese non ha una risposta
In Italia la riapertura delle scuole non sembra essere dietro l’angolo come negli altri Paesi d’Europa, ma finalmente si apre un dibattito sulla questione. A ricordare l’importanza delle lezioni in aula è stata la vice ministra dell’Istruzione Anna Ascani che mette in luce quanto per i ragazzi sia importante la lezione frontale e di come non sia ormai possibile rimandare ancora molto a lungo il rientro dei bambini a scuola.
Anche nel nostro Paese si comincia così a cercare di ideare delle soluzioni per il rientro in aula e soprattutto si pensa finalmente di creare una task force che analizzi solo il caso della scuola e trovi un modo per tornare alle lezioni in presenza.
Prima delle riapertura delle scuole in Italia il Governo dovrà diffondere delle linee guida chiare che spieghino in modo puntuale come disporre i ragazzi, quali procedure seguire e in che modo organizzare la classe. Soprattutto per i bambini del nido si dovranno avere regole di comportamento idonee così da prevenire al massimo il rischio di contagio.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: In Europa riaprono le scuole: in Italia invece a che punto siamo?
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