È pronto a tavola! Le vere ricette bolognesi e non solo di Andrea Domenichini

Cosa dire ancora della cucina bolognese che non sia stato già scritto?
È anche vero, come riporta il nostro autore, che la cucina non è mangiare, è molto di più, è poesia. Andrea Domenichini, bolognese, dopo aver studiato Economia ha lavorato inizialmente nell’azienda di famiglia e successivamente in un’importante compagnia di assicurazioni.
Nel 2013 ha vinto il primo premio al concorso letterario nazionale Guido Zucchi. Il suo libro di ricette È pronto a tavola! Le vere ricette bolognesi e non solo (Giraldi editore, 2023) è un invito nella tradizione bolognese, un viaggio lo definisce, tra sapori e odori, sensazione ed emozioni.

Le ricette, scrive nell’introduzione, hanno bisogno di passione, di amore e di perfezione, e a volte di creazione.
La tradizione gastronomica di Bologna è legata all’Università, fin dalla sua fondazione: già nel Trecento si contavano centinaia di osterie per il fatto che in città ci fossero numerosi studenti e professori di diverse nazionalità. Il Palazzo della Mercanzia di Bologna sede della Camera di Commercio di Bologna, custodisce le ricette, depositate dall’Accademia Italiana della Cucina d’intesa con la Dotta Confraternita del Tortellino, di alcuni piatti tipici gastronomici che fanno parte della storia e dell’arte culinaria di Bologna, conosciuti in tutto il mondo.

La cucina bolognese è famosa ovunque per la sua opulenza e le sue ricette fanno parte dell’immaginario della cucina italiana nel mondo, basti pensare al ragù, ai cappelletti, ai tortellini, la cui forma la si deve alla leggenda di un locandiere emiliano che rimase affascinato dall’ombelico di una bellissima donna. O della torta di riso, torta degli addobbi, un classico delle feste il cui nome deriva da festeggiamento degli addobbi. Ogni dieci anni, a partire dal 1470, per la festa in città venivano esposti alle finestre drappi rossi e preparata la famosa torta di riso. L’arte culinaria e i grandi classici bolognesi sono stati tramandati al nostro autore dai suoi nonni e a loro volta dalle generazioni precedenti, non v’è dubbio quindi che non possono non essere nel suo sangue. Come i piatti cucinati da nonna Mortella e di nonna Nita.
Sono tanti i ricordi di Andrea, quelli importanti della sua vita, tra melanconie e un po’ di ironia; ci conduce tra i profumi della sua casa, nella più autentica tradizione familiare fatta di accoglienza e ghiottonerie.
Narra dell’attesa del Natale, dei Mercatini di Santa Lucia e della magia natalizia nella quale crede ancora, da eterno bambino.

Il pranzo insieme alle persone che amo trascorre con serenità e calore. E quando si sente il tintinnio di piatti e bicchieri, se fuori c’è una spolverata di neve bianca come lo zucchero che si posa sui magnifici dolci, tutto diventa più gustoso ed emozionante.

Racconta delle estati trascorse in Riviera, d’infanzia a giocare con gli amici in giardino, di nonna Papera e delle sue squisite torte di mele, del cinema che frequentava da piccolo con nelle sale film indimenticabili come Lo chiamavano Trinità e della salsiccia e fagioli alla Terence Hill. E l’amore per la sua città, delle sue innumerevoli bellezze, delle miriadi di piccole strade e vicoli, delle piccole botteghe ormai quasi del tutto scomparse che mantenevano vivi i rapporti con le persone e appartenevano a un mondo nel quale la vita era più completa e umana.
Dalle ricette di casa alla storia della propria città, in un connubio di gusto e fascino, È pronto a tavola! è un viaggio nella memoria e nel tempo che racconta l’autore, nel quale traspare la sua necessità di trasferire su carta i ricordi e i passaggi della sua vita.
Non solo un’occasione per rievocare ricordi legati alla cucina di casa, ai momenti di festa e di allegria, ma anche, con una scrittura sincera e onesta, delle suggestioni di un suo universo privato fatto di saggi, articoli e libri.