La domanda retorica è una figura retorica ampiamente utilizzata sia nella letteratura che nel linguaggio quotidiano. È una tecnica molto utile per riuscire a condizionare chi ascolta, per evidenziare una considerazione e renderla più di impatto, talvolta facendola sembrare ovvia o scontata. In questo articolo, esploreremo cosa significa una domanda retorica, come viene utilizzata, alcuni esempi celebri e le sue diverse definizioni.
Domanda retorica: cosa significa?
Una domanda retorica è una figura retorica in cui la domanda che viene posta non cerca una risposta vera e propria, né delle informazioni dall’interlocutore, ma ha una risposta implicita e ovvia che dovrebbe far riflettere il proprio interlocutore su una questione, facendo concludere a lui l’argomentazione, in modo tale da farla sembrare l’unica conclusione possibile. Il suo scopo principale è comunicare un’idea in modo più potente rispetto a una semplice affermazione.
Ad esempio, se qualcuno dice: "Non è forse questa la migliore pizza che tu abbia mai mangiato?", non sta realmente chiedendo se la pizza sia buona, sta affermando che lo è, aspettandosi che l’ascoltatore sia d’accordo.
Tipologie di domande retoriche e e loro funzioni
Potremmo suddividere le domande retoriche in diverse tipologie a seconda del loro scopo comunicativo, per riuscire a comprendere meglio come funzionano e come utilizzarle.
- Domande retoriche per affermare una considerazione e renderla universale: sono utilizzate per confermare o rinforzare una dichiarazione, queste domande sottolineano un’idea che si dà per scontata. Ad esempio, “chi non ama la pace?” afferma implicitamente che tutti amano la pace.
- Domande retoriche negative: queste domande sono usate per negare qualcosa. Ad esempio, “vuoi davvero continuare a ignorare il problema?” suggerisce che ignorare il problema non è una buona idea.
- Domande retoriche per coinvolgere l’interlocutore: spesso utilizzate nei discorsi pubblici, queste domande mirano a coinvolgere l’audience, invitandola a riflettere o a condividere il punto di vista dell’oratore. Ad esempio, “come possiamo permettere che ciò accada?” è una domanda che invita il pubblico a sentirsi responsabile e partecipe.
- Domande retoriche sarcastiche: Qui la domanda serve a esprimere ironia o sarcasmo. “Ad esempio, davvero pensavi che non me ne accorgessi?” usa la domanda per enfatizzare un’osservazione critica.
La domanda retorica è una figura retorica versatile e potente, capace di aggiungere profondità e intensità a un discorso o a un testo. Attraverso l’uso di domande che non richiedono risposta, gli autori e gli oratori possono guidare l’audience verso una riflessione più profonda, enfatizzare concetti chiave o persuadere in modo sottile. Questa tecnica, presente in vari contesti, continua a essere un elemento essenziale della comunicazione efficace.
Esempi di domande retoriche
Le domande retoriche sono presenti in numerosi contesti, dalla letteratura alla politica, fino alla pubblicità. Vediamo alcuni esempi celebri:
Umberto Eco, nei suoi 38 consigli di buona scrittura, pone ironicamente un’interrogativa retorica:
C’è davvero bisogno di domande retoriche?
Molti slogan pubblicitari utilizzano domande retoriche per coinvolgere il pubblico. Ad esempio, “chi può battere la nostra qualità?” suggerisce implicitamente che nessuno può farlo, enfatizzando la superiorità del prodotto.
Altri esempi di domande retoriche:
Che mi succede oggi?
La salute non è il bene più prezioso?
due minuti in più, due minuti in meno, che differenza fa?
Domande retoriche in letteratura
Ecco alcuni esempi di domande retoriche in letteratura e poesie famose.
«Siete voi qui, ser Brunetto?»
verso 30, Canto XV dell’Inferno (Dante Alighieri)
Silvia, rimembri ancora...
A Silvia (Giacomo Leopardi)
Qual fallo mai, qual sí nefando eccesso
macchiommi anzi il natale, onde sí torvo
il ciel mi fosse e di fortuna il volto?Ultimo canto di Saffo (Giacomo Leopardi)
Quand’è, com’or, la vita?
Quando con tanto amore
L’uomo a’ suoi studi intende?
O torna all’opre? o cosa nova imprende?
Quando de’ mali suoi men si ricorda?La quiete dopo la tempesta (Giacomo Leopardi)
Ah perché non son io cò miei pastori?
I pastori (Gabriele D’Annunzio)
E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?Alle fronde dei salici (Salvatore Quasimodo)
Ove sei?
Idillio maremmano (Giosuè Carducci)
Chi è questa che ven, ch’ogn’om la mira,
E fa tremar di claritate l’a’ re,
E mena seco Amor, sì che parlare
Omo non pùo, ma ciascun ne sospira?Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira (Guido Cavalcanti)
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Domanda retorica: significato ed esempi
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