Dentro Jenna di Mary E. Pearson

Mary E. Pearson ha costruito un’affascinante e credibile visione di un futuro distopico esplorando i territori dell’etica e della sperimentazione scientifica, il potere della biotecnologia e la natura dell’anima, con delicata poesia e intrigante suspence. Questo romanzo è un’ottima miscela di fantascienza, thriller e relazioni adolescenziali che ha già appassionato i lettori americani. (Note di copertina - Giunti editore)

Dopo un anno di coma, Jenna si sveglia e apre gli occhi.
Suo padre le dice che era tanto tempo che lui e sua mamma aspettavano che lei si svegliasse.
Jenna ritiene opportuno non dire che non sa cosa sia il tempo. 
Piano a piano i suoi genitori le ricordano dettagli della sua vita e per facilitarle il compito, le regalano sedici dvd, uno per ogni anno della sua vita. 
Jenna li guarda. Non capisce tutto, anzi, ha spesso bisogno di un vocabolario, dato che non ricorda le parole. 
Jenna non sa perché sua nonna, Lily, la odi.
No, la corregge Lily, lei non la odia. Non sa cosa farsene di lei. 
Jenna è stupita e delusa.
Perché bisogna fare qualcosa con una nipote?

Quando Jenna torna a scuola, sa recitare a memoria Walden, sa tutto il programma del liceo, conosce la storia a menadito, ma non sa quando è nata, o perché ha perso la memoria, ma soprattutto non sa nulla della sua vita precedente l’incidente. Nulla.
Anche i dvd non l’hanno aiutata. E cosa sono quei tre computer nascosti nello sgabuzzino della madre?
Tante stranezze alle quali solo Lily, la nonna che odia, può dare delle risposte...

Terminato il romanzo sono rimasta impressionata e terrificata dal segreto che la ragazza scoprirà.
Il romanzo è meravigliosamente terribile, facile anche da comprendere e seguire, grazie alle frasi brevi e incisive con cui è scritto.
Mary Pearson ci proietta in un futuro in cui la tecnologia può sostituire le persone. Forse vuole darci un anticipo del futuro che vivremo.
Forse vuole farci capire che il 10% di verità in una persona è troppo poco.